1 dicembre 2004
«Pago uno zecchino a sera per un palco di terz’ordine, che mi sono impegnato a tenere per tutta la durata del mio soggiorno
«Pago uno zecchino a sera per un palco di terz’ordine, che mi sono impegnato a tenere per tutta la durata del mio soggiorno. Anche se manca totalmente la luce, distinguo benissimo le persone che entrano in platea. Ci si saluta da un capo all’altro del teatro, da un palco all’altro. Regnano modi di grande naturalezza e una dolce allegria, ma soprattutto nessuna solennità. L’unico termometro della bellezza, in musica, è il grado di estasi a cui è portata la nostra anima» (Stendhal alla Scala, 26 settembre 1816).