Fonti varie., 15 novembre 2004
Anno I - Quarantaquattresima settimanaDall’8 al 15 novembre 2004Arafat. Yasser Arafat è morto all’ospedale militare di Parigi lo scorso 11 novembre, giovedì, alle 3,30 del mattino
Anno I - Quarantaquattresima settimana
Dall’8 al 15 novembre 2004
Arafat. Yasser Arafat è morto all’ospedale militare di Parigi lo scorso 11 novembre, giovedì, alle 3,30 del mattino. Perché sia morto, non si sa: la diagnosi è segreta, la leucemia, il cancro e l’avvelenamento sono esclusi, l’autopsia non è stata fatta. Alle cinque e mezza del pomeriggio di quello stesso giovedì la salma è stata caricata su un elicottero e portata nella base militare di Villacoubly, dove si è svolta una breve cerimonia alla presenza del primo ministro francese Raffarin. Quindi è stata messa su un Airbus, dove hanno preso posto le autorità francesi e la moglie Suha, e trasferita al Cairo. Qui, il giorno dopo, s’è svolto il funerale in stile militare, alla presenza dei rappresentanti di cinquanta stati e, per parte nostra, del solo presidente del Senato Marcello Pera, dato che l’aereo su cui viaggiava il resto della nostra delegazione è arrivato in ritardo. Finita la cerimonia, la bara è stata messa su un elicottero e portata a Ramallah per la sepoltura definitiva, dove aspettava una folla di centinaia di migliaia di persone, che hanno dato l’assalto al feretro coperto da una bandiera palestinese. Sulla cassa è stata gettata terra di Gerusalemme.
Palestinesi. Le elezioni per nominare il successore di Arafat sono state fissate al prossimo 9 gennaio. Non si deve pensare a elezioni come le nostre: in Palestina c’è praticamente un partito solo, e cioè Al Fatah: colui che sarà candidato da Al Fatah, perciò, succederà ad Arafat. Il candidato di oggi sarebbe Abu Mazen, che però domenica è andato a Gaza a commemorare Arafat ed è stato accolto da una ventina di armati provenienti dalla Striscia che lo hanno preso a fucilate (due morti). Infatti Abu Mazen, che è l’’uomo che dialoga meglio con israeliani e americani, gode di poca popolarità tra i palestinesi (in un’elezione normale i sondaggi lo danno al 2 per cento), che adorano invece Marwan Barghouti, ideologo della seconda Intifada e detenuto nel carcere israeliano di Aleri Kedar dove sconta cinque ergastoli per terrorismo. Tessitori sono all’opera per mettere insieme questi e quelli: una leadership unitaria dovrebbe inglobare anche le Brigate Al Aqsa, che adesso si chiamano Brigate Yasser Arafat e sono responsabili di alcune tra le più efferate stragi di civili israeliani.
Falluja. Lunedì 15 novembre gli americani avevano praticamente preso Falluja, dopo una settimana di combattimenti che sarebbero costati ai terroristi della città un migliaio di morti (i morti americani sono poco più di una ventina). A Falluja stavano almeno una parte dei covi nei quali venivano rinchiusi e poi decapitati gli ostaggi rapiti. Domenica è stato trovato il corpo di una donna bionda, di circa 60 anni, senza braccia e senza gambe, la gola tagliata. Potrebbe essere la polacca Teresa Borcz o l’irlandese Margaret Hassan. La presa di Falluja e la guerra guerreggiata ai terroristi ha sostanzialmente questa ragione tattica: tenere impegnati gli uomini di Al Zarkawi (che è riuscito a scappare) in modo da impedirgli di boicottare o rendere impossibili le elezioni di gennaio. Il premier iracheno, Allawi (a cui sono stati rapiti tre parenti, due dei quali sono poi stati liberati), ha visitato il nostro contingente di Nassirya (ricorreva l’anniversario della strage) e ha pregato i soldati italiani di restare in Iraq anche dopo le elezioni.
Tasse. Mentre il dollaro continua a scendere (l’euro sta ormai a 1,30), il ministro dell’Economia Domenico Siniscalco ha presentato il piano di taglio delle tasse e delle spese. Per il taglio delle tasse si prevede questo: un leggero aumento delle detrazioni Irpef (beneficio medio di una decina di euro a a famiglia), un Irap minore per le imprese (franchigia sul costo del lavoro fino a 22 mila euro, esenzione per i neo-assunti) e, dal 2006, l’introduzione di tre aliquote, del 23 per cento per i redditi fino a 23 mila euro, del 33 per cento per la fascia 23-33.500 e del 39 per cento per chi guadagna più di 33.500 euro l’anno. Per il taglio delle spese, la parte più significativa riguarda il blocco dal 2005 delle assunzioni nel pubblico impiego e il taglio dell’1 per cento l’anno dei docenti e del personale ausiliario della scuola, progetto che ha sollevato le proteste indignate di Letizia Moratti (si tratta di 14 mila persone): gli insegnanti hanno scioperato lunedì 15 novembre contro tagli e riforma. E’ anche previsto l’aumento dell’imposizione indiretta (sigarette, bolli, ecc.) e un taglio significativo nelle spese dei ministeri (eccetto la Difesa). Le tre aliquote porteranno alle famiglie un beneficio fiscale medio di 5,5 miliardi di euro nel 2006 e di 7,9 nel 2007.
Tremonti. Un’intervista al "Corriere della Sera" di domenica 14 novembre fa capire che l’ex ministro dell’Economia Tremonti ha intenzione di presentarsi alle elezioni politiche del 2006, probabilmente con un partito suo o con Bossi. Programma: riformare la spesa, tagliare le tasse (nell’ordine). Nell’intervista Tremonti critica la finanziaria presentata dal governo e giura che tra qualche mese ci vorrà una manovra correttiva.
Napoli. Morti della settimana a Napoli (dove sabato è andato Ciampi a dare coraggio). Martedì 9 novembre: tre cadaveri chiusi in sacchi di plastica fatti trovare alla polizia in un’auto parcheggiata nel quartiere Scampia: una beffa perché il quartiere era pieno di posti di blocco che gli assassini al volante hanno attraversato indisturbati (nello stesso giorno si svolgeva in città un vertice delle forze dell’ordine). Venerdì 13 novembre: pregiudicato ammazzato con un colpo alla nuca in una pizzeria vicina alla stazione centrale. Sabato 14 novembre: due camorristi sparati mentre giravano per Torre Annunziata su una Punto.
Mentana. Fedele Confalonieri, che dirige l’impero tv di Berlusconi, ha rimosso dalla direzione del Tg5 Enrico Mentana, cinquant’anni l’anno prossimo, promuovendolo direttore editoriale (Emilio Fede: "Che cos’è un direttore editoriale?"). Mentana dirigeva il tg di Canale 5 dalla fondazione, 13 gennaio 1992. Mentre infuriavano le polemiche politiche, i suoi vicedirettori offrivano le dimissioni e la redazione proclamava lo stato d’agitazione, Mentana spiegava ai giornali che la sua sostituzione era nell’aria da molto tempo e che a difenderlo è sempre stato Piersilvio Berlusconi "più sensibile alle ragioni dell’ascolto che della politica". Molto stile nell’addio ai telespettatori: un breve discorsetto la sera di giovedì 11 novembre e poi, a conclusione, un veloce agitare della mano e una sola parola: "Ciao". Il suo successore è Carlo Rossella, che lascia la direzione di "Panorama".
Miliardari. Nella classifica dei miliardari che stanno cambiando il mondo, pubblicata dal quotidiano Financial Times, Berlusconi è quarto dopo Bill Gates, Rupert Murdoch e George Soros. Il Financial Times, che gli è nemico (scrisse in prima pagina che era "inadatto a governare l’Italia"), gli attribuisce un patrimonio di 10 miliardi di dollari.
Processo Sme. Venerdì 12 novembre al Tribunale di Milano, il pm Ilda Boccassini ha chiesto otto anni di reclusione e l’interdizione dai pubblici uffici per Silvio Berlusconi, accusato di corruzione nel processo per la vendita della Sme. I difensori del presidente del Consiglio cominceranno a parlare il 3 dicembre.
Anatocismo. Una sentenza della Cassazione, e quindi definitiva, stabilisce che alle banche è vietata la pratica dell’anatocismo, e cioè il calcolo degli interessi sugli interessi. Ne viene, in linea teorica, che chi si è visto addebitare interessi passivi ogni tre mesi (e di conseguenza, poi, interessi sugli interessi) può chiedere che i soldi gli vengano restituiti. Facendo riferimento a quale periodo? Dall’ultimo trimestre del 1994 a oggi, ma la documentazione per chi vuol far causa dev’essere precisa e inoppugnabile, fatto che ha spinto le Associazioni dei consumatori, molto felici della sentenza, a consigliare tutti di "andarci piano". Una primissima valutazione del danno per le banche parla di 30 milioni di euro da restituire, cifra giudicata "un’esagerazione" dall’agenzia di rating Fitch. Anche Moody’s ha detto che l’impatto della sentenza, per le banche italiane, appare gestibile.
Omosessuali. Scandalo perché il vicepresidente del Senato Domenico Fisichella ha licenziato in tronco il capo della sua segreteria, Dario Mattiello, 37 anni, dopo aver visto su "Panorama" lo stesso Mattiello fotografato per caso tra la folla del Gay Village di Roma (in atteggiamento assolutamente normale). La faccenda risale all’estate. Mattiello racconta di essere stato convocato da Fisichella lo scorso 6 luglio: "Ma lei ha visto questa foto? Lei non può andare in questi posti, lei è un personaggio pubblico" avrebbe detto il vicepresidente che gli avrebbe chiesto un rapporto scritto con l’indicazione dei nomi e cognomi delle persone che l’accompagnavano, salvo licenziarlo tre giorni dopo. Fisichella, che ci ha messo un po’ per dire la sua ai giornali, nega questa versione dei fatti e dice che si era determinata nell’ultimo anno una sempre crescente incompatibilità. Ha accusato il capo della sua segreteria di aver visitato, con il computer del Senato, siti Internet non coerenti con il suo lavoro. I due collaboravano da otto anni. Ci sarà una causa, perché Mattiello aveva un contratto da co.co.co e chiederà al tribunale del lavoro il riconoscimento come lavoratore dipendente a tutti gli effetti.
Giusi. Giusi Potenza, una ragazza di Manfredonia (Foggia), è stata trovata morta su un tratturo prossimo al mare, vicino allo stabilimento Enichem della cittadina, cranio fracassato, jeans abbassati. Aveva compiuto 15 anni lo scorso 14 settembre. Non si sa se sia stata violentata. Venerdì 12 novembre, verso le cinque del pomeriggio, era andata a comprare, su incarico della madre, un paio di cd. Alle cinque e tre quarti il suo cellulare non rispondeva più. Il padre è un pescatore, la madre una casalinga, c’è un’altra figlia più grande. Famiglia normale, ragazza normalissima. Gli investigatori pensano che sia stata uccisa in un altro posto e poi portata dove è stata trovata. La pista più seguìta è quella del branco.
Giapponesi. Sayako, trentacinquenne figlia dell’imperatore del Giappone, piccolina, bruttina, ornitologa, apparentemente destinata a restare zitella, ha invece fatto sapere che è fidanzata con un urbanista del comune di Tokio. Questo le costerà l’appannaggio imperiale e la costringerà a una vita da donna qualunque. L’imperatore Akihito, che è padre di altri due maschi, è molto irritato per la fuga di notizie.
Artisti. L’artista del momento è Maurizio Cattelan, padovano, 44 anni, casa modestissima e divisa con altre persone sulla Ventitreesima a New York, titolare di una minuscola galleria dove le opere non si comprano né si vendono (si chiama Wrong Gallery, Galleria sbagliata), sempre in scarpe da ginnastica e jeans. Christie’s gli ha venduto un elefante di resina coperto da un lenzuolo (titolo Not afraid of love) per 2.1 milioni di euro e due giorni dopo Phillips ha piazzato per 3 milioni un suo Giovanni Paolo II schiacciato a terra da un meteorite (titolo La nona ora). Critiche, polemiche ed entusiasmi degli addetti ai lavori. Tra l’elefante e il papa, Cattelan, tramite Phillips, ha dato via per 232 mila dollari anche un’insegna al neon dove il suo nome è scritto con tre "t" (Catttelan). Di tutti questi denari nelle tasche dell’artista non arriva neanche un euro, perché le opere non erano di sua proprietà.
Spettacoli. Segnaliamo che dopo 50 anni Topo Gigio è scomparso dallo Zecchino d’oro, sostituito da Girolamo Stilton; che la Fenice ha inaugurato il nuovo palcoscenico venerdì 12 novembre con una Traviata in abiti moderni e Violetta che canta in sottoveste (Venezia era blindata per l’assemblea Nato, c’è stata qualche spesa proletaria); che Castellitto da lunedì scorso fa su Raiuno Maigret, ruolo mitico che fu di Gino Cervi.