29 novembre 2004
Quando morì l’amato Efestione, Alessandro Magno perse la testa: fece tagliare la criniera a tutti i cavalli e i muli, abbatté i merli dei muri delle città vicine, crocifisse il medico che aveva curato Efestione, non permise che nel campo si sentisse musica di flauti
Quando morì l’amato Efestione, Alessandro Magno perse la testa: fece tagliare la criniera a tutti i cavalli e i muli, abbatté i merli dei muri delle città vicine, crocifisse il medico che aveva curato Efestione, non permise che nel campo si sentisse musica di flauti. Poi, racconta Plutarco, "ricorse alla guerra, come se andasse a caccia di uomini sottomise le tribù dei Cossei e fece uccidere tutti i giovani in età di combattere".