Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2004  novembre 24 Mercoledì calendario

Il «grasso pompelmo», personaggio inventato nel ’39 da Federico Fellini per il "Marc’Aurelio": uno scrittore rabbioso che sbuca improvviso dai luoghi più svariati, può essere un tetto o il Niger, il West, la Tundra, e assale i passanti con l’urlo perentorio «Plagio e doppio plagio!»

Il «grasso pompelmo», personaggio inventato nel ’39 da Federico Fellini per il "Marc’Aurelio": uno scrittore rabbioso che sbuca improvviso dai luoghi più svariati, può essere un tetto o il Niger, il West, la Tundra, e assale i passanti con l’urlo perentorio «Plagio e doppio plagio!». Impedisce a tutti di compiere qualsiasi gesto, fischiare, salire su un taxi, parlare, camminare, persino morire, perché tutte queste azioni sono già state raccontate nelle sue opere. Dopo aver assalito il mondo, al termine di ogni episodio, se ne torna «ululando» in una fogna o in una crepa del muro.