Filippo Ceccarelli, La Stampa 25/11/2004, pag. 10., 25 novembre 2004
La genesi del Contratto con gli italiani firmato da Berlusconi a "Porta a porta". «Per la selezione delle issue da inserire nel programma venne subito incaricato Crespi di Hdc Datamedia che organizzò il lavoro attorno a 14 focus group convocati e svolti nel giro di pochi giorni», scrivono Alberto Cattaneo e Paolo Zanetto nel loro "(E)lezioni di successo" (Etas, 2003)
La genesi del Contratto con gli italiani firmato da Berlusconi a "Porta a porta". «Per la selezione delle issue da inserire nel programma venne subito incaricato Crespi di Hdc Datamedia che organizzò il lavoro attorno a 14 focus group convocati e svolti nel giro di pochi giorni», scrivono Alberto Cattaneo e Paolo Zanetto nel loro "(E)lezioni di successo" (Etas, 2003). Dal primo lavoro di analisi emersero 32 possibili versioni del contratto che vennero poi ridotte a 14 dopo un lavoro di editing a tavolino. Le 14 versioni finaliste, prosegue il racconto, furono ulteriormente limate attraverso piccoli focus group, e vennero infine testate con una grande sondaggio quantitativo, condotto sempre dalla società di Crespi a partire dal 20 aprile. La versione definitiva del contratto fu varata l’8 maggio, a cinque giorni dalle elezioni, dopo una revisione tecnica da parte di un professionista milanese, il notaio Carlo Brerra, e stampata prima di "Porta a porta" sul classico foglio protocollo a righe degli atti legali, ma ingigantito. Nei primi tempi Berlusconi raccontava spesso di essersi appeso in camera da letto il fatidico testo. Poi ha smesso. Nella primavera del 2002 Vespa ha ripetuto la cerimonia portando in studio anche la celebre scrivania di ciliegio. Poi anche quel feticcio televisivo è sparito.