Filippo Ceccarelli, la Stampa 26/11/2004, pag. 5., 26 novembre 2004
«Si sarà notato come la scenografia delle arene televisive tenda a conformarsi a quella degli antichi anfiteatri
«Si sarà notato come la scenografia delle arene televisive tenda a conformarsi a quella degli antichi anfiteatri. Più che alla vittoria, nei talk-show i contendenti puntano all’uccisione virtuale dell’avversario. Per salvarsi la pelle e la reputazione devono quindi dar prova di buona salute, saldezza di temperamento e autocontrollo, elaborando mosse e contromosse. Durante le pause pubblicitarie si lasciano asciugare il sudore dagli inservienti di studio. Quel che colpisce, nei nuovi protagonisti della vita pubblica, è la coscienza del proprio ruolo, estesa talvolta fino all’estremo limite percettivo» (Filippo Ceccarelli).