varie, 26 novembre 2004
SARNO
SARNO Vincenzo Secondigliano (Napoli) 11 marzo 1988. Calciatore. Della Pro Patria. Arrivò al Torino quando non aveva ancora 11 anni: era il 1999 e un osservatore granata, girando tra le scuole calcio del Napoletano, scovò a Secondigliano questo baby prodigio. Il club granata offrì al padre addirittura 120 milioni di lire e il ragazzino si trasferì al Nord. La notizia fece scalpore, il bambino fu persino invitato dalla Carrà a palleggiare in tv. Rimase a Torino solo un mese. Passato dalla giovanili della Roma, ha poi giocato con Sangiovannese, Giulianova, Brescia, Potenza • «[...] Di lui, terminato il periodo delle prime pagine e dei palleggi in diretta Tv, si erano perse le tracce dopo il ritorno a casa per nostalgia (o per divergenze economiche con il padre dissero al Torino) ed una squalifica di 18 mesi per aver lanciato della terra in faccia all’arbitro in un torneo estivo. [...]» (’Il Messaggero” 20/1/2002) • «Sarno? Un grandissimo talento – è il parere di Pietro Leonardi, responsabile del settore giovanile della Juventus [...] la Roma [...] lo ha accolto a braccia aperte [...] facendolo subito giocare con i Giovanissimi Nazionali. [...] Dribbling, finte, scatti e primi passi brucianti. E poi qualche tacco sparso qui e lì [...]» (Andrea Pugliese, ”La Gazzetta dello Sport” 29/12/2003) • «[...] Tante esperienze, anche non facili, che lo hanno obbli gato a crescere in fretta. Dai sogni, infranti, da ragazzino quando ad undici anni venne preso dal Torino con l’etichetta di grande promessa, paragonato addirittura al futuro Maradona. ”Ma non rimpiango nulla, rimasi poco più di un mese a Torino e quando scesi a Napoli non trovai la forza e il desiderio di tornarci. [...]”» (Guido Ferraro, ”Tuttosport” 24/2/2010).