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 2004  novembre 25 Giovedì calendario

DI

DI NOTO Fortunato Avola (Siracusa) 18 febbraio 1963. Prete. Antipedofili. Fondatore del ”Telefono Arcobaleno” • «[...] pacioso e gioviale. Un omone [...]» (Claudio Lazzaro, ”Sette” n. 6/1999). «Di don Fortunato Di Noto si ricordano poche cose: in primis la barba, poi la stazza, infine il computer. Ha scoperto Internet, ”ed è diventata la mia terra di missione”: navigando e pregando, don Fortunato si è fatta l’idea che il mondo sia abitato da milioni di pedofili. Navigando e pregando [...] spiegò che in Italia opera una moltitudine di depravati. Denunciò siti, catturò e-mail, registrò foto e video, individuando il traffico, Asia e America. Il ricavato elettronico e tecnologico fu mandato a varie procure d’Italia. Quella di Torre Annunziata vi fece il massimo affidamento, il volto di don Fortunato iniziò un vorticoso giro dei tg. Ad 814 cittadini furono recapitati avvisi di garanzia. Tutti a Torre Annunziata a chiedere lumi al procuratore Ormanni, tutti ad Avola a raccogliere le opinioni del prete internettiano [...] Spiegò, avvertì e accusò. Spinto dalla polemica alzò il tiro e puntò sul Parlamento: una cupola culturalmente deviata appoggiava la depravazione. Una cupola, un gruppo di intellettuali, forse anche politici. L’accusa sembrò stringersi al collo dell’allora ministro dell’Interno Enzo Bianco, accusato di indifferenza, di chiudere un occhio se non due. Messo alle strette e richiesto di prove più concludenti, don Fortunato si dichiarò alla pari di un prigioniero politico: ”I nomi li faccio soltanto al capo dello Stato e alla presenza di un delegato dell’Onu” [...]» (Antonello Caporale, ”Il Venerdì” 9/8/2002).