Varie, 24 novembre 2004
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Keys Ancel
• Colorado Springs (Stati Uniti) 26 gennaio 1904, Minneapolis (Stati Uniti) 20 novembre 2004. «La ”K” della razione era lui. La gavetta di biscotti secchi, insaccati e barrette di cioccolata che ha sfamato i soldati americani durante la seconda guerra mondiale era invenzione di Ancel Keys [...] Un ricercatore, Keys, reso celebre dal copyright del pasto militare portatile ma che ha dedicato la parte più lunga della sua vita a un’altra guerra che, una volta sconfitti i nazisti, gli sembrava minacciare esiti non meno pericolosi: quella alle diete ricche di grassi, che ostruiscono le arterie e fanno morire d’infarto. Decimando soprattutto la popolazione delle zone del mondo più ricco e industrializzato. Nato nel 1904 in Colorado, bimbo avventuroso, non si spaventa di niente: lavora in una fabbrica di legname, ripulisce le miniere dai nocivi escrementi di pipistrello, fa il cercatore d’oro, tutto prima di finire il liceo. Poi si iscrive a economia e scienze politiche a Berkeley, prende un master in zoologia e nel 1930 un dottorato in oceanografia. Ma la sua strada la troverà a fianco del premio Nobel Augus Krogh, a studiare le funzioni corporee. Prende un secondo dottorato in fisiologia e insegna a Harvard. Nel ’41 lo Stato maggiore gli commissiona la concezione di un pasto che i soldati possano portarsi dietro al fronte. Lui sceglie gli ingredienti di mercato, sulla base del loro apporto energetico. Quando sulle scatole vedrà stampigliata l’iniziale del suo cognome sarà il primo a meravigliarsi. La sua carriera accademica prende il volo. Nel ”Minnesota starvation experiment” convince 36 volontari a una dieta minima che simula le condizioni alimentari dell’Europa in tempo di guerra. Gli uomini perdono circa un quarto del loro peso e Keys scopre le modificazioni che ciò comporta, come il restringimento del cuore, la riduzione della resistenza e cambiamenti di personalità. ”Alle persone denutrite non si può insegnare la democrazia”, conclude. Però nota anche che nei Paesi con scarse riserve alimentari le malattie cardiovascolari sono una rarità. E al termine di uno studio sulle abitudini alimentari di 286 uomini d’affari di Minneapolis individua il colpevole: l’alto livello di colesterolo nel sangue. I pingui business men cenavano al ristorante tutte le sere, bistecche, patate fritte e la torta alle mele. Per la pancia il paradiso, per il cuore l’inferno. Ed è da lì che Keys e sua moglie Margaret diventano gli ambasciatori della dieta mediterranea in America. Frutta e verdura, ”diete ragionevolmente con pochi grassi” contro ”l’abitudine nord-americana di fare dello stomaco il bidone dell’immondizia per una lunga lista di cibi dannosi”» (Riccardo Staglianò, ”la Repubblica” 24/11/2004).