Luigi Bignami, "io donna" 20/11/2004 pagina 80, 20 novembre 2004
Secondo 300 scienziati di otto paesi che confinano con le aree polari (si sono riuniti a Reykjavik il 9 novembre), l’Artico si sta sciogliendo più rapidamente di quanto ci si aspettava (in trent’anni lo spessore dei ghiacci s’è dimezzato e la loro estensione è diminuita del 10%) e l’habitat di tutte le aree polari è in pericolo
Secondo 300 scienziati di otto paesi che confinano con le aree polari (si sono riuniti a Reykjavik il 9 novembre), l’Artico si sta sciogliendo più rapidamente di quanto ci si aspettava (in trent’anni lo spessore dei ghiacci s’è dimezzato e la loro estensione è diminuita del 10%) e l’habitat di tutte le aree polari è in pericolo. La colpa è sia dell’effetto serra che di un trend naturale che dall’ultima glaciazione, 10.000 anni fa, sta riscaldando il pianeta. Lo scenario peggiore: la calotta glaciale artica potrebbe scomparire definitivamente entro il 2100; il livello dei mari non si alzerà ma l’acqua assorbirà più radiazioni solari del ghiaccio alzando la temperatura di circa 5 gradi; a quel punto la tundra dovrebbe scomparire lasciando il posto a boschi di conifere; moltissime specie animali vedranno distrutto o fortemente ridotto l’habitat ideale alla loro sopravvivenza