Cristiana Pulcinelli, l’Unità 20/11/2004, pag. 10., 20 novembre 2004
L’équipe dell’Istituto Weizman di Rehovot (Israele) ha messo a punto un microscopico computer biologico che non utilizza componenti elettroniche e materiali inorganici, ma Dna
L’équipe dell’Istituto Weizman di Rehovot (Israele) ha messo a punto un microscopico computer biologico che non utilizza componenti elettroniche e materiali inorganici, ma Dna. Tale nanocomputer consente di individuare la presenza di cellule tumorali e rilasciare un farmaco in grado di ucciderle. Il piccolissimo robot (in una goccia d’acqua ce ne starebbero un trilione) per ora ha funzionato su due tipi di tumore, alla prostata e al polmone. Prima di un uso più largo, resta da valutarne la tossicità per l’organismo e la possibilità di espulsione.