Egon Corti, Ercolano e Pompei, Torino, Einaudi, 1957., 17 novembre 2004
Nella primavera del 64 d.C., Nerone convinto del proprio genio artistico volle intervenire all’annuale festival musicale che si teneva nel teatro di Napoli, per cantare in pubblico
Nella primavera del 64 d.C., Nerone convinto del proprio genio artistico volle intervenire all’annuale festival musicale che si teneva nel teatro di Napoli, per cantare in pubblico. Proprio mentre saliva sul podio del teatro pieno di spettatori - tra cui una nutrita claque di soldati incaricati di applaudire - una leggera scossa di terremoto fece tremare la città. Ci fu chi saltò sul palco per salvaguardare l’incolumità di Nerone, che invece indifferente continuò nella sua esibizione. Quando finì di cantare partì un forte battimani, rivolto più al suo coraggio che alle capacità canore. Terminato lo spettacolo, il teatro ormai vuoto crollò.