Maurizio Viroli, La Stampa 16/11/2004, pag. 28., 16 novembre 2004
Usanze funebri degli intellettuali americani. Il funerale in senso proprio avviene in forma quasi sempre molto ristretta, senza alcuna pubblica notizia
Usanze funebri degli intellettuali americani. Il funerale in senso proprio avviene in forma quasi sempre molto ristretta, senza alcuna pubblica notizia. A distanza di qualche settimana, ha luogo il memorial. I familiari, gli amici e i colleghi si raccolgono nella cappella dell’università e ricordano la persona cara che li ha lasciati. Di solito sono brevi discorsi che raccontano episodi della vita dello scomparso, o mettono in luce aspetti del carattere. Tranne rare eccezioni, un profondo senso della dignità governa i modi e le parole. Può accadere che parli un amico o un familiare che non era previsto, per mettere in evidenza qualche aspetto della vita che gli altri non hanno toccato. Lo scopo del memorial è infatti celebrare una vita, raccontandola nel modo più completo possibile. Terminato il servizio, i partecipanti si raccolgono per il ricevimento. La conversazione diventa più leggera, ognuno si trattiene per un po’ con i familiari, offre le condoglianze, parla con gli altri amici.