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 2004  novembre 17 Mercoledì calendario

LECCISO Loredana

LECCISO Loredana Lecce 26 agosto 1972. Nota cone la seconda moglie di Al Bano (adesso ex). Concorrente dell’Isola dei Famosi 2010 • «La storia inizia [...] quando Albano Carrisi (per noi Al Bano, e basta) e Loredana Lecciso si conoscono portando i figli a scuola. Lui si è appena lasciato con Romina Power (dopo la tragedia di Ylenia), lei è in crisi con un tycoon di una tv locale. I due si piacciono e si mettono insieme, fanno anche due figli. Poi un bel giorno lei decide che ha voglia di visibilità, è stufa di stare nell’ombra a fare la compagna del cantante famoso, famosa per riflesso. Comincia a concedere qualche foto piccante, accetta duo o tre comparsate, partecipa a La fattoria (un disastro), realizza per La vita in diretta (l’università del trash) un paio d’interviste, poi la svolta. Insieme con la sorella Raffaella si esibisce in un disastroso balletto a I raccomandati ricevendone in cambio gli insulti di Cristiano Malgioglio (altra invenzione del trash). A quel punto Mara Venier capisce di avere in mano una carta importante da giocare e invita le gemelle Lecciso a Domenica in per trasformarle nelle sue Costantine. E ci riesce. Le sciagurate esibizioni delle Lecciso con dibattito a seguire dividono l’Italia e scatenano i media. Le due diventano subito eroine di Blob e di Striscia la notizia. Da un lato, ci sono la storia con Al Bano (invece di stare a casa a occuparsi dei figli, Loredana approfitta della celebrità acquisita per tentare la carriera tv: “Ti sei messa con Al Bano per interesse”), i buoni motivi per una rottura (il maschio non gradisce: “Sei bella, va bene. ma perché non ti basta mostrarti allo specchio di casa nostra?”), le rivendicazioni di una donna che dice di volersi solo divertire, partecipare al gran ballo delle apparizioni tv, di non vivere come una colpa la sua prorompente femminilità (Mara, vedendola fasciata in un corpetto, le chiede se sta tentando di entrare o di uscire dal medesimo). Insomma Loredana è una donna non una santa, come le canta Rosanna Fratello, riesumata per l’occasione. Dall’altra parte, si scatenano le critiche per la pochezza delle sue qualità artistiche: non sa cantare, non azzecca un passo di danza (lei perfida si difende: “Romina canta come io ballo”), si agita goffamente. Subito viene incoronata regina del trash. [...]» (Aldo Grasso, “Corriere della Sera” 24/11/2004). «[...] biondo oggetto di lazzi e scherni chiamato a far lievitare gli ascolti. [...] Un’ora di talk show dedicato ai suoi balletti e ai suoi litigi col marito hanno fatto volare l’Auditel (Domenica in è balzata al 24,80) e precipitare la qualità del servizio pubblico. Ma questa è la pappa che passa la tv. [...] “Da ragazzina ho studiato danza e ho fatto ginnastica artistica. Certo, ora ho avuto tre figli [...] Cosa avrei dovuto fare, Romina 2 coi figli sempre in braccio? [...] Lei canta come io ballo, allora. Non mi pare che anche in quel caso ci fossero grandi qualità [...] Il risultato che conta è un altro: sono riuscita a sollevare l’attenzione su di me, sia pure in modo negativo [...] Ci avrei messo la mano sul fuoco, ero sicura che avrei fatto ascolti altissimi [...] Il polso del pubblico mi viene dalla mia esperienza a Canale 8, la piccola tv pugliese del mio ex marito, dove facevo piccoli programmi senza pretese. Ho capito, così, che ci vuol poco per divertire in questa tv dove si vede di tutto e di più. Il pubblico chiede questo? Allora dobbiamo preoccuparci della società, non di chi fa tv [...] Cosa avrei dovuto fare: andare dalla Venier a far vedere quanto sono belli i miei figli? E, comunque, anche quando sono andata a Domenica in come ospite, per parlare dei calendari sexy, ho fatto il picco di ascolti [...] Vorrei usare la visibilità guadagnata per produrre uno dei format che scrivo. Se poi me lo lasciassero condurre sarebbe il massimo” [...]» (Marco Molendini, “Il Messaggero” 16/11/2004) • «[...] la sua parabola diventa ancora più estrema, più clamorosa a guardarne l’epilogo, l’inevitabile amaro (o lieto) fine. Il tonfo è rovinoso almeno quanto l’avvento. Sparita, cancellata (e con lei, ovviamente, la sorella muta Raffaella), sbaragliata dalla sua smania. Non sapeva dire di no Loredana. Oggi qui, domani là (per dirla con Patty Pravo). Senza reticenze, senza pudori: con i suoi balletti surgelati, con la guepiére o con il vestito alla Marylin, con il labbro scoppiato (che ha esibito nel pieno della deflagrazione a Porta a Porta per un’intera serata, pur di non rinunciare al suo momento). Che coraggio, che faccia di bronzo, che lezione. Ha animato Domenica in, show e talk-show sbandierando la sua incapacità, offrendosi come oggetto di lazzi e scherni, ha esibito le gelosie del suo maschio, ha battagliato con lui, ha chiamato in causa l’ex signora Carrisi (Romina Power), si è arenata sulle sponde di Striscia la notizia ed è affondata senza neppure il salvagente del papà delle sue bambine. Tutto in trenta giorni. La tv per un mese (o poco più) l’ha spupazzata, spremuta come un mandarino, tritata come il prezzemolo, poi l’ha rispedita in soffitta [...] Voleva cavalcare la tv, è stata disarcionata e azzoppata. Voleva fare la soubrette, ha fatto il fenomeno da baraccone, farà il fenomeno della tv dei nostri tempi, la tv che ti fa diventare qualcuno, poi spegni le luci e torni nessuno [...]» (Marco Molendini, “Il Messaggero” 16/1/2005).