Gianfranco Quaglia, La Stampa 28/10/2004, 28 ottobre 2004
Piemonte, "Quanto è accaduto in Piemonte l’anno scorso è una tragedia: cento ettari di mai mandati al rogo (un rogo che ha connotazioni medioevali) solo perché quelle piante possedevano lo 0,1 per mille di ipotetico Ogm: E invece nessuno si cura di dire che è pericoloso tutto il mais non geneticamente modificato
Piemonte, "Quanto è accaduto in Piemonte l’anno scorso è una tragedia: cento ettari di mai mandati al rogo (un rogo che ha connotazioni medioevali) solo perché quelle piante possedevano lo 0,1 per mille di ipotetico Ogm: E invece nessuno si cura di dire che è pericoloso tutto il mais non geneticamente modificato. Ai miei figli ho detto di non mangiare più la polenta, perché potrebbe essere cancerogena. Nessuno dice che il mais tradizionale prodotto nelle nostre pianure è attaccato dalla piralide, un insetto che scava minuscole caverne nei chicchi e nelle pannocchie, favorendo, soprattutto durante la stagione calda, il fornarsi dell’Aspergilla FVlavus, una muffa che produce l’aflatossina, potentissimo cancerogeno. Lo scorso anno è stato molto caldo, ma nessuno ha gettato il mais. Al contrario, è stato macinato e dato agli allevamenti" (Umberto Veronesi)