14 novembre 2004
Tags : Carlo. Rustichelli
Rustichelli Carlo
• Nato a Carpi (Modena) il 24 dicembre 1916, morto a Roma il 12 novembre 2004. Compositore. «Compositore di centinaia di colonne sonore e candidato per due volte all’Oscar per le musiche di Le quattro giornate di Napoli diretto da Nanni Loy e di Divorzio all´italiana di Pietro Germi. [...] Prima di Ennio Morricone, Armando Trovajoli e Riz Ortolani, Carlo Rustichelli è stato il più noto e attivo compositore di musica per il grande schermo del nostro paese. Prolifico come pochi altri compositori per il cinema, Rustichelli si ricorda per lo stile deciso delle sue musiche spesso molto di più di un semplice commento alle immagini di un film. Dopo essersi diplomato in pianoforte e composizione a Bologna, e aver più tardi lavorato all’Accademia di Santa Cecilia a Roma, Rustichelli si dedicò a partire dal 1939 al cinema componendo fino al ’90 oltre 250 colonne sonore per celebri film, tra le quali quelle di Kapò di Gillo Pontecorvo, di Satyricon di Fellini e di L’armata Brancaleone di Mario Monicelli, e dedicandosi a molti altri film come arrangiatore o direttore delle musiche. Tra i registi con i quali aveva maggiormente collaborato spiccano Germi (Sedotta e abbandonata, In nome della legge, Il ferroviere, Il cammino della speranza, tra gli altri), Pasolini (Mamma Roma e Il Vangelo secondo Matteo), Monicelli (Amici miei), Nanni Loy e Billy Wilder, per il quale aveva composto le musiche di Cosa è successo tra tuo padre e mia madre e di Avanti» (’la Repubblica” 14/11/2004). «Prima di seguire un corso di composizione a Roma, Rustichelli, dopo aver lavorato in teatri d’opera come maestro sostituto di palcoscenico, aveva iniziato a scrivere musica per il cinema. Il suo incontro con Germi avvenne nel 1947: il sodalizio continuò per tutta la vita del regista sino a quando, dopo che Germi a causa della sua malattia aveva dovuto abbandonare il progetto, Rustichelli compose la colonna sonora di Amici miei diretto da Monicelli. Rustichelli ha accompagnato il nostro cinema in un perioodo di grandezza e sempre, nelle sue composizioni, ha avuto un codice: due ”leitmotiv” definiti e di carattere diverso, uno sentimentale e l’altro drammatico, che dovevano dominare le sue partiture.Nelle serate con gli amici, amava cantare i suoi motivi più noti, a cominciare dalla marcia di Brancaleone diventata popolare per il suo motivo clownesco. Oltre a Germi, ricordava di aver composto musica per tanti film con Totò, di essere stato chiamato da Billy Wilder [...] di essersi sbizzarrito con i western spaghetti e i peplum. Raccontava aneddoti (’Per i primi film di fantascienza italiani ho composto musica usando ogni strumento possibile, lucidatrici, frullatori, estintori”); amava Richard Wagner, sosteneva che ”anche Cilea, Mascagni e Puccini sarebbero stati meravigliosi autori di musica da film”, e, dopo le sue note per Kapò, era rimasto grande amico di Gillo Pontecorvo. Ripeteva: ”Dicono che la colonna sonora di Sedotta e abbandonata è il mio lavoro migliore, ma Kapò resta il film che ho più amato”. Lavorò anche con Vancini, Risi, Bolognini, Comencini, Loy, Bevilacqua, Bernardo Bertolucci, Damiani» (G. Gs., ”Corriere della Sera” 14/11/2004). «A chi gli chiedeva come era nato il matrimonio tra la sua musica e la Settima arte, Rustichelli rispondeva: ”Quasi non me ne sono accorto... nei primi tempi ero amico del maestro Mancini della Scalera e lì vicino, a Piazza Bainsizza, c’era Fellini e iniziò una amicizia. Poco più tardi ecco Germi, Risi, Pasolini. Una sera dirigevo a Palermo un concerto di musiche mie e vennero ad onorarmi tanti amici, tra cui Morricone e Urbini. Allora mi resi conto di aver fatto qualcosa di importante [...] Se avessi seguito gli input della famiglia sarei stato un buon sacerdote o magari un avvocato di grido. In verità devo proprio ai miei fratelli e sorelle, grandi amanti di lirica e sinfonica, la passione per la musica. Una dimensione privilegiata la mia? Indubbiamente, Ma costruita con sacrifici enormi”» (L. Jatt., ”Il Messaggero” 14/11/2004).