Claudio Ghisalberti, ཿLa Gazzetta dello Sport 12/11/2004;, 12 novembre 2004
L’okay dell’Uefa ai campi in erba sintetica non ha eliminato i molti dubbi dell’ambiente, in testa quelli dei calciatori che temono un aumento degli infortuni
L’okay dell’Uefa ai campi in erba sintetica non ha eliminato i molti dubbi dell’ambiente, in testa quelli dei calciatori che temono un aumento degli infortuni. Piero Volpi, consulente medico Aic: «Non c’è più la zolla che si stacca, il buco malandrino dove infili il piede e si gira il ginocchio. La prevenzione degli infortuni è facilitata perché il terreno è uniforme. Oggi, e San Siro non è il solo messo male, ci sono campi in cui una zona è totalmente diversa dall’altra». In generale, dovrebbero diminuire gli infortuni causati da sovraccarico naturale (tendiniti, stiramenti, strappi, fratture da stress). Tra gli scettici, l’osteopata Filippo Pietta: «Credo che ginocchia e caviglie subiscano maggiori sollecitazioni, così come aumenta la spesa energetica. Bisognerà aspettare qualche tempo per valutare bene le conseguenze. Per ora non ci sono studi sull’argomento. Soprattutto non si conoscono le eventuali conseguenze, non tanto sulla sulla singola gara, ma su un intero campionato».