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 2004  novembre 09 Martedì calendario

Avvelenamenti1. Nella ”Sira nabawiyya”, la biografia ufficiale di Maometto, si racconta che nel 629 l’ebrea Zaynab, figlia di Harith, offrì al profeta dell’Islam un po’ d’agnello

Avvelenamenti1. Nella ”Sira nabawiyya”, la biografia ufficiale di Maometto, si racconta che nel 629 l’ebrea Zaynab, figlia di Harith, offrì al profeta dell’Islam un po’ d’agnello. Maometto ne prese un boccone ma non lo ingoiò, a differenza del suo compagno Bishir, che invece lo mangiò e morì. Per alcune fonti il profeta perdonò la donna perché questa aveva perso il padre e il marito negli attacchi dei musulmani contro le tribù ebraiche a Khaybar; per altre fonti la donna fu giustiziata perché ritenuta colpevole. Solo una fonte (tale Marwan bin Uthman), infine, sostiene che durante la malattia che lo condusse alla morte, Maometto abbia collegato la sua condizione a quel tentativo di avvelenamento. Ma integralisti ed estremisti islamici oggi sostengono che il profeta è stato avvelenato per mano di un’ebrea.