Marco Vallora, La Stampa 3/11/2004, 3 novembre 2004
Le catastrofi aiutano l’archeologo. Paolo Matthiae spiega che le grandi catastrofi sono un formidabile aiuto per l’archeologo: " una delle contraddizioni dell’archeologia, di cui la scienza si può avvantaggiare un po’ cinicamente
Le catastrofi aiutano l’archeologo. Paolo Matthiae spiega che le grandi catastrofi sono un formidabile aiuto per l’archeologo: " una delle contraddizioni dell’archeologia, di cui la scienza si può avvantaggiare un po’ cinicamente. Quanto più le grandi catastrofi sono state improvvise - non solo Pompei, ma anche Santorini - tanto più il lavoro dell’archeologo è reso interessante e ricco. Chi ha tempo di fuggire non si lascia indietro niente. Quando una civiltà è folgorata sul posto in pochi minuti o in poche ore, chi viene dopo ritrova quasi tutto così com’era". La regola è valida anche per Ebla, la cittù di 4500 anni fa scoperta in Siria da Paolo Matthiae. Le 17 mila tavolette che Matthiae e i suoi collaboratori studiano da quarant’anni sono state infatti rese indistruttibili da un incendio.