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 2004  novembre 05 Venerdì calendario

Wang Charles

• Shanghai (Cina) 19 agosto 1944 • «Uno dei grandi guru del mondo digitale [...] qualcuno lo definisce ”uno dei segreti più riservati dell’industria informatica” [...] è il leader della Computer Associates, una delle grandi potenze del software, con Microsoft, Oracle e Ibm. La Ca scrive programmi giganteschi, poco noti al grande pubblico ma cruciali, come quelli che gestiscono le banche, le compagnie aeree, le fabbriche e le pubbliche amministrazioni. [...] A 8 anni il piccolo Charles era già un sopravvissuto: la rivoluzione cinese, la fuga da Shanghai verso l’America, con il padre, giurista, la madre e i due fratelli. Cresce per le strade di New York, impara l’inglese, si laurea in matematica. Non trova lavoro. Legge gli annunci del ”Times”. E trova l’ispirazione. ”Mamma, diventerò un programmatore di computer” dice. ”E che cosa vuol dire?” chiede la madre che in quei primi anni Settanta faceva la bibliotecaria. ”Non lo so, mamma. Ma ho visto sul ”Times’ che gli americani ne hanno molto bisogno”. Intuizione azzeccata. Wang segue un corso di programmazione, lavora per qualche tempo alla Columbia University, poi è assunto dalla Standard data con l’amico fraterno Russ Artzt: ”Facevamo di tutto, scrivevamo i programmi, li vendevamo...”. Era il mondo dei mainframe, i calcolatori elettronici grandi come stanze il cui mercato era dominato dall’Ibm. Un giorno, alla metà degli anni Settanta Wang e Artzt scoprono che la Standard Data ha risposto negativamente a un’azienda svizzera che offriva l’esclusiva per la vendita negli Stati Uniti di un particolare software, il Sort: si trattava di un programma per riclassificare i dati contenuti nel mainframe. E Wang sapeva che era del 25 per cento più veloce del corrispondente programma dell’Ibm, pur costando molto meno. Wang vede la sua opportunità, va in Svizzera e convince l’azienda a dare a lui l’esclusiva. Si mette in proprio. All’inizio è dura. Senza un dollaro di capitale, in caso di bisogno va in banca, si fa dare una carta di credito e spende fino al massimale di 400 dollari. Va ai convegni di Ibm per scoprire i clienti di Big Blue. In sei mesi vende 200 licenze: abbastanza per andare in Svizzera e comprare l’azienda produttrice del Sort. Quell’azienda si chiamava Computer Associates. E da allora esplode [...]» (Luca De Biase, ”Sette” n. 22/1998).