Diego Perugini, l’Unità 4/11/2004, pag. 21., 4 novembre 2004
Paolo Conte rifiuta l’etichetta di qualunquista o egoista di fronte al dramma contemporaneo: «Sto male come uomo, nell’anima
Paolo Conte rifiuta l’etichetta di qualunquista o egoista di fronte al dramma contemporaneo: «Sto male come uomo, nell’anima. Sono turbato e cerco di difendermi col mio vecchio metodo: la fantasmagoria. Non chiedetemi di scrivere canzoni politche o sociali: fra i mei colleghi c’è chi lo fa benissimo, io no. Non è il mio mestiere. Io racconto favole, spero di buon gusto».