Gian Antonio Stella, "L’orda", Rizzoli 2003., 2 novembre 2004
Il 16 settembre 1920, a New York, un uomo "dal forte accento italiano" legò le redini del suo cavallo, con carretto a traino, al palo piazzato di fronte alla banca Morgan & Stanley su Wall Street, si sistemò il cappello e s’allontanò senza fretta
Il 16 settembre 1920, a New York, un uomo "dal forte accento italiano" legò le redini del suo cavallo, con carretto a traino, al palo piazzato di fronte alla banca Morgan & Stanley su Wall Street, si sistemò il cappello e s’allontanò senza fretta. Dopo qualche minuto la dinamite caricata sul carretto esplose: spenti gli incendi si contarono 33 morti, più di 200 feriti e danni per due milioni di dollari dell’epoca. Accusato di essere l’attentatore fu Mario Buda, romagnolo che preferiva farsi chiamare Mike Boda, rientrato in Italia subito dopo la strage, quindi arrestato e confinato a Lipari (ma quello si dichiarò sempre innocente).