Sally Williams, "D" 30/10/2004 pagina 147, 30 ottobre 2004
Secondo il dottor Aubrey de Grey, genetista inglese di 41 anni, a partire dal 2030 la ricerca sulle cellule staminali potrà prevenire e curare l’invecchiamento, nessuno mostrerà più segni di senilità: «Un ottantenne potrà sembrare un trentenne e lo stesso potrà accadere a un "vecchietto" di 180 anni»
Secondo il dottor Aubrey de Grey, genetista inglese di 41 anni, a partire dal 2030 la ricerca sulle cellule staminali potrà prevenire e curare l’invecchiamento, nessuno mostrerà più segni di senilità: «Un ottantenne potrà sembrare un trentenne e lo stesso potrà accadere a un "vecchietto" di 180 anni». Il "piano" di de Grey è usare la terapia delle cellule staminali per rimpolpare il tessuto avvizzito di cuore, cervello, pelle e capelli, oltre che sostituire le parti usurate del corpo come denti e ovaie. Un approccio più radicale sarebbe invece quello di impiantare nelle "cavie" dei geni di alcuni batteri del terreno capaci di metabolizzare le "sostanze spazzatura" prodotte dall’invecchiamento del corpo.