(Mario Pappagallo, ཿCorriere della sera 1/11/2004. pag. 16)., 1 novembre 2004
La macchina «misura-dolore», prototipo creato in Italia: il paziente poggia il polpastrello del pollice su una superficie metallica che via via si riscalda; quando comincia ad avvertire la sensazione di calore, preme la piastrina per poi lasciarla nel momento in cui non la sopporta più
La macchina «misura-dolore», prototipo creato in Italia: il paziente poggia il polpastrello del pollice su una superficie metallica che via via si riscalda; quando comincia ad avvertire la sensazione di calore, preme la piastrina per poi lasciarla nel momento in cui non la sopporta più. In questo modo la macchina riesce a misurare il momento in cui la sensazione di calore comincia ad essere avvertita (ma non è detto che sia insopportabile) e quello in cui diventa dolore: la distanza tra questi due istanti, e quindi la resistenza al dolore, varia da persona a persona e dipende anche dagli oppioidi endogeni (le molecole create dall’organismo per contrastare il dolore), che quindi potranno essere somministrati dal medico con un maggior grado di precisione. Se il prototipo funzionerà, infatti, sarà in grado di valutare in modo scientificamente obiettivo il dolore che prova una persona.