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 2004  ottobre 30 Sabato calendario

Silk George

• Levin (Nuova Zelanda) 17 novembre 1916, Norwalk (Stati Uniti) 23 ottobre 2004. Fotoreporter • «Uno dei più famosi reporter della rivista ”Life” [...] è stato fotografo in Europa al tempo dell’avanzata delle truppe alleate durante la seconda guerra mondiale, realizzando impressionanti reportage sulla drammatica vita quotidiana di civili e militari che sono diventati immagini simbolo. Ha lavorato per ”Life” dal 1943 al 1972. È stato anche specialista di immagini sportive, sviluppando la tecnica che ha consentito di immortalare gli atleti in movimento al fotofinish» (’Il Messaggero” 29/10/2004) • «È stato il primo a fotografare il disastro radioattivo di Nagasaki, poco dopo che gli americani avevano sganciato la bomba atomica. I suoi scatti hanno mostrato al mondo l’indicibile e l’inimmaginabile, il vero day-after dell’umanità. [...] Le sue immagini di un’Europa azzerata dal conflitto sono finite sui libri di storia e sono divenute ”icone” simboliche del secolo appena trascorso. Nel 1947 prese la cittadinanza americana [...] Uomo dal carattere poliedrico, vero ”artista” dell’obiettivo [...] la sua carriera come fotografo iniziò nel 1939 quando per il governo australiano partì per diverse destinazioni tra cui Medioriente, Nord Africa e Grecia, ovunque ci fossero conflitti in corso. Fotografo ”Combat”, come in un film, rimase intrappolato durante le operazioni militari del celebre Desert Rats in Libia e venne fatto prigioniero dall’esercito del generale Rommel. Ma Silk riuscì a scappare dieci giorni più tardi in modo rocambolesco. Fra le sue ”imprese” memorabili, si annovera anche una ”passeggiata” di circa 480 chilometri in Nuova Guinea, al seguito delle forze alleate, avventura che poi descrisse minuziosamente in un libro. La sua esperienza di fotografo ”militante”, sempre al fronte, non è stata priva di pericoli: nel 1944 lo scoppio di una granata lo ferì mentre stava attraversando un fiume in Germania. Negli anni Cinquanta e Sessanta fu inviato più volte in Asia per testimoniare la ”sporca guerra” americana in Vietnam e in Indocina. A sostenerlo in tutte le circostanze più difficili era senz’altro il suo carattere: ”Un individuo amabilmente stizzoso”, lo ha definito Bobbi Baker Burrows, caporedattore di ”Life”. Con un discreto senso dell’humor: quando nel 1977 prese accordi per la redazione del volume That was the Life chiese mezzo milione di dollari in più per ”spese extra” al suo consueto lavoro. Nonostante la sua principale attività fosse quella di un ”combat photographer” George Silk conquistò una vasta fama immortalando eventi sportivi (dallo sci alle gare ciclistiche, dal salto in alto al surf) con il photo-finish che prese a utilizzare fin dalle Olimpiadi di Roma del 1960. Proprio come fotografo sportivo ha pubblicato cinque libri (è stato anche uno degli autori del monumentale progetto editoriale internazionale ”Un secolo di sport”) ed esposto i suoi lavori in diverse mostre, finendo per essere consacrato dal Moma di New York. Per quattro volte, George Silk è stato nominato fotografo dell’anno dalla National Press Photographer Association» (’il manifesto” 29/10/2004).