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 2004  ottobre 28 Giovedì calendario

Giosuè Carducci aveva cinquantaquattro anni quando nel dicembre 1889 conobbe la giovane Annie Vivanti, di 23

Giosuè Carducci aveva cinquantaquattro anni quando nel dicembre 1889 conobbe la giovane Annie Vivanti, di 23. Lei, nata a Londra da un esule mazziniano e da una scrittrice tedesca di libri per bambini, faceva la cantante nei tabarin ma era appassionata di scrittura: nei suoi viaggi frenetici aveva sempre con sé quaderni su cui appuntare dei versi. Aveva inviato le sue rime al poeta Enrico Panzacchi, poi agli editori Zanichelli e Treves, che le consigliò di farsi presentare da un grande, come Carducci. Così la Vivanti gli scrisse e il 7 giugno 1890 uscì in libreria il suo "Liriche", edito da Treves. Lui in una lettera: «Signorina, nel mio codice poetico c’è questo articolo: Ai preti e alle donne è vietato far versi. Per i preti no, per Lei ho abrogato». Sposato da trent’anni con Elvira Menicucci, Carducci non esitò a farsi vedere insieme ad Annie in manifestazioni pubbliche e cerimonie, presentandola pure agli amici. Lei lo chiamava Orco, caro, carissimo, dolce Orco, ma non gli restò fedele (tra i suoi amori anche quello per un’istitutrice di nome Enrichetta Toni, cui scrive ardenti lettere che firma col nome di Sappho: «Io ti amo come i miei versi, triste Lesbia»). Nel 1892 Annie si sposò con John Chartres, avvocato e giornalista irlandese da cui ebbe una bambina, Vivien.