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 2004  ottobre 27 Mercoledì calendario

Revel JeanFrancois

• Marsiglia (Francia) 19 gennaio 1924, 30 aprile 2006. Filosofo. Uno dei più noti intellettuali francesi di idee liberali. Tra i suoi libri: La tentazione totalitaria (Rizzoli 1976), Come finiscono le democrazie (Rizzoli 1984), La conoscenza inutile (Longanesi 1989). «Maestro del liberalismo e accademico di Francia, è conosciuto come un personaggio che fa onore al pianeta degli intellettuali. ”L’honneur des intellectuels”, scrive ”Le Monde”. [...] Questa è una sintesi vitaminizzata e ristretta del suo pensiero: viviamo in piena psicosi antiamericana persino in campo culturale; e in campo geopolitico solo gli imbecilli possono immaginare che un Kerry al posto di Bush possa far cambiare la politica degli Stati Uniti nel mondo. Non è ancora la stagione perché i fiori spuntino dai fucili dei marines. Non se ne può più di questa multiforme paranoia antiamericana. [...] Io non vedo – dice – questa onnipotenza... Anzi, l’onnipotenza degli Stati Uniti è solo un mito paranoico. E sa perché? Perché la gestione del potere ha dei contrappesi. Tutta l’Unione Europea non obbedisce agli Stati Uniti, l’America Latina si ribella spesso contro gli Stati Uniti, l’India non è al guinzaglio degli Stati Uniti e la Cina non s’inchina di certo davanti a Washington. Sono semplificazioni caricaturali che riflettono le ossessioni di chi le formula. Gli Stati Uniti hanno un peso decisionale superiore a quello... della Lituania. E allora? Ma non è che siamo tutti là a capo chino a obbedire al signor Bush. [...] gli Stati Uniti non sono dei predatori nemmeno nella cultura. l’Europa che ha plasmato la letteratura e la pittura americane, che poi hanno preso la loro splendida strada [...] Tra i grandi Paesi occidentali, inoltre, gli Stati Uniti sono gli unici che non abbiano avuto colonie. Dire che si ergono al di sopra del diritto internazionale, che se ne infischiano, è un’accusa gratuita. Certo, talvolta hanno agito senza tener conto dell’autorizzazione delle Nazioni Unite, ma ciò è accaduto ad altri Paesi. La verità è che gli Stati Uniti hanno l’intento di trasferire diritto e democrazia dovunque intervengano” [...]» (Ulderico Munzi, ”Corriere della Sera” 27/10/2004).