Maria Novella De Luca, "la Repubblica" 25/10/2004 pagina 29, 25 ottobre 2004
A sette anni esatti dall’arrivo della prima versione, la multinazionale giapponese Bandai mette in vendita un nuovo tipo di ”Tamagotchi” molto più ”umano” del precedente
A sette anni esatti dall’arrivo della prima versione, la multinazionale giapponese Bandai mette in vendita un nuovo tipo di ”Tamagotchi” molto più ”umano” del precedente. Tra le novità del pulcino virtuale: può essere maschio o femmina, cerca amici e anche l’anima gemella, con cui può eventualmente mettere su famiglia (la riproduzione avviene tramite una porticina a infrarossi che, in caso di affinità tra i due pulcini, fa accendere un cuore sul display). Il nuovo Tamagochi, soprattutto nella versione baby, ha pure la caratteristica di essere disubbidiente e dispettoso: fa finta d’aver fame anche se ha mangiato (se ingrassa, il pulcino chiede in continuazione di fare i suoi bisogni e occorre somministrargli un surplus di attività sportiva) e piange senza motivo per attirare l’attenzione del suo padrone. Costa 24 euro.