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 2004  ottobre 25 Lunedì calendario

Il termoutilizzatore di Brescia: costruito su un´area di 150 mila metri quadrati, brucia 1.600 tonnellate al giorno di rifiuti solidi urbani (prodotti dalla popolazione della provincia di Brescia, 1

Il termoutilizzatore di Brescia: costruito su un´area di 150 mila metri quadrati, brucia 1.600 tonnellate al giorno di rifiuti solidi urbani (prodotti dalla popolazione della provincia di Brescia, 1.300.000 abitanti). Il funzionamento: la combustione dell’immondizia genera vapore e questo a sua volta, attraverso una turbina, produce energia. Quella elettrica, pari l’anno scorso a 361 milioni di chilowattora, entra nella rete nazionale; quella termica (290 milioni di chilowattora) alimenta una ”ragnatela” sotterranea che scalda le case di circa centomila famiglie. In questo modo è stato possibile spegnere finora 13 mila camini condominiali, alimentati a gasolio o a carbone: nel 2003 sono state risparmiate così 120 mila tonnellate equivalenti di petrolio e si sono evitate emissioni di anidride carbonica pari a 320 mila tonnellate. Il funzionamento dell’impianto è garantito da un’efficiente raccolta differenziata dei rifiuti, salita l’anno scorso al 39,9% del totale dal 6,3% del 1991. Buono anche l’impatto ambientale: tutte le emissioni, monitorate regolarmente dall’Arpa (l’Agenzia regionale per l’ambiente), dalle polveri ai metalli pesanti, dal monossido carbonio al biossido di zolfo, dal cadmio al mercurio, risultano largamente inferiori ai parametri fissati dalle norme regionali e dalle stesse direttive europee. L’impianto, costato complessivamente 300 milioni di euro, utilizza tecnologia tedesca, svedese e italiana (Ansaldo), dà lavoro a 260 (60 interni, 200 nell’indotto) ed è di proprietà dell’Azienda servizi municipalizzati: nel 2003 ha fatturato un utile netto di 96 milioni di euro, la maggior parte dei quali sono finiti nelle casse del comune di Brescia