Ruth La Ferla, "The New York Times" 3/10/2004., 3 ottobre 2004
«Se sfoggi scarpe di Jimmy Choo e una borsa di Prada, perché mai dovresti desiderare un giocattolo erotico banale? Sarebbe stonato», l’opinione di Charlotte Semler, una dei proprietari di Myla, catena britannica di sex shop che mette in vendita oggetti progettati da famosi designer
«Se sfoggi scarpe di Jimmy Choo e una borsa di Prada, perché mai dovresti desiderare un giocattolo erotico banale? Sarebbe stonato», l’opinione di Charlotte Semler, una dei proprietari di Myla, catena britannica di sex shop che mette in vendita oggetti progettati da famosi designer. Da pochi giorni un negozio Myla è stato inaugurato a Manhattan e il pezzo più richiesto (ci sono già 500 prenotazioni) è un cuneo di resina lungo 23 centimetri, a forma di osso, che in realtà nasconde un vibratore opera di Tom Dixon («Mi colpiva quanto fossero sciatti e banali la maggior parte di questi oggetti. Erano terrificanti sotto tutti i punti di vista»). Si vendono bene anche gli articoli in mostra al negozio dell’hotel Delano di Miami Beach, soprattutto la frusta tempestata di cristalli (350 dollari) e il set da viaggio composto da una piuma, due copricapezzoli in seta e una confezione di lubrificante (295 dollari).