Varie, 22 ottobre 2004
BORGHESE
BORGHESE Alessandra Roma 25 settembre 1963. Principessa. «Una principessa senza principato, senza un trono di cui diventare un’icona [...] Bella come l’immaginario pretende siano le fanciulle del Gotha, imperiosi occhi celesti, naso piccolo ma autorevole, figura da gazzella, mescola ai fasti della tradizione di famiglia la concretezza del sui carattere [...] è quasi fuggita alla soglia dei vent’anni, appena laureata alla John Cabbot in Business Administration: ”Partita con la voglia di lavorare, di guadagnarmi un’indipendenza interiore, un’identità che andasse al di là di quella affibbiata d’ufficio alla nobile ragazza romana che si trascina da un week end all’altro fra Capri o Cortina, ho affrontato New York con l’irruenza un po’ ottusa della gioventù [...] Per tre anni ho sgobbato come un somaro, dalle otto di mattina a mezzanotte. Più andavo avanti, più capivo che non mi interessava una vita da american career women” [...] Nel mezzo, un breve e agitato matrimonio con Costantine Niarchos, figlio dell’armatore greco, un’unione osteggiata da ambedue le famiglie e che durerà quattordici mesi [...] Divenuta ”imprenditrice culturale” [...] ha organizzato numerose mostre di grande qualità e di clamoroso successo, sul futurismo, su Tamara de Lempicka, su Leni Riefenstahl, sull’arte messicana del primo Novecento [...]» (Patrizia Carrano, ”Sette” n. 45/1997). «Per lei privilegio non ha significato fortuna, o felicità. A 16 anni la sua vita viene segnata da un fatto enorme, sconvolgente: assiste al suicidio del suo ragazzo, Marco Nesbitt, bellissimo, tormentato. A Roma, sul lungotevere, Marco ferma la macchina di Alessandra, ha tra le mani una pistola e inizia a urlare: ”Mi sparo, mi sparo”. Si mette l’arma in bocca e preme il grilletto. ”Ancora oggi, quando ci penso, mi si attanaglia il cuore - scrive la Borghese -. Sulle prime pensai di avere delle colpe, delle responsabilità. Ma oggettivamente non era così”. [...] la sua amica Gloria Turn und Taxis, la principessa punk degli Anni ”80, oggi un’impeccabile signora di mezza età con scarpa mezzo-tacco, capelli corti e giacchetta bon-ton. Le due nobildonne si conobbero a New York negli Anni ”80, frequentando discoteche e salotti del jet set internazionale. Ed è sempre a New York che Alessandra - racconta - conosce il marito, Costantine Niarchos, famiglia di multimiliardari armatori greci, uomo affascinante e schiavo della cocaina. Il matrimonio dura, tra alti e bassi due anni, poi il divorzio con la clausola, per la ormai ex moglie, di tacere tutti i particolari del ménage e della separazione. Nel 1999 Costantine, al termine di una notte brava, cade e muore. In quel momento Alessandra è all’inizio del suo percorso di fede, già decisa a lasciarsi alle spalle la vita frivola in cui si è immersa per molti anni. Una seconda chance per lei, che diventa anche giornalista e scrittrice, firmando il suo primo libro insieme con Gloria Turn und Taxis: Noblesse oblige, regole di buona educazione dettate dall’alto di un titolo nobiliare» (’La Stampa” 21/10/2004).