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 2004  ottobre 21 Giovedì calendario

Zimerman Krystian

• Zabrze (Polonia) 5 dicembre 1956. Pianista • «Pianista di prima grandezza; appartiene cioè a quel rango d’interpreti che fa il tutto esaurito ogni volta che si esibisce. Si può pensare che ciò dipenda dal suo incarnare una figura di musicista schivo e rigoroso, di quelli che si concedono poco, anche se poi l’assioma è vero fino a un certo punto. [...] Schivo e rigoroso, si diceva. Ed è vero senz’altro pensando al suo modo di essere musicista. Meno lo è il suo modo di suonare. Nel “range” tra il pianissimo e il mezzoforte, le gradazioni dinamiche sono infinite [...] Il dominio della tastiera è assoluto e ne fa quel che vuole. Perciò è un musicista d’altissimo livello ma che può anche non piacere» (Enrico Girardi, “Corriere della Sera” 21/10/2004). «Si parla di Krystian Zimerman e inevitabilmente si pensa a Chopin. Eppure Zimerman, pur essendo il più grande interprete del massimo compositore e pianista polacco, non è straordinariamente bravo soltanto nei celebri Notturni, nelle Mazurche, negli Scherzi e nella Ballate che ha amato fin da bambino. Il suo repertorio spazia da Mozart a Ravel [...] e affronta con singolare semplicità e raffinatezza tecnica anche compositori polacchi del Primo Novecento come Godowsky, Szymanowski, stabilendo sempre con essi un rapporto musicale di assoluta franchezza, mentre ebbe con il più giovane Lutoslawski, morto nel 1994, una sincera amicizia, tanto che il compositore gli dedicò addirittura un concerto per pianoforte e orchestra. Colpisce di Zimerman la compostezza e l’affabile esposizione che egli fa degli autori che pratica con singolare familiarità. Ogni recital di Zimerman oggi è un evento musicale di grande richiamo: non soltanto perché è celebre in tutto il mondo, ma perché è un uomo riservato, cortese, un vero signore del pianoforte tanto meticoloso da portarsi sempre dietro il suo Steinway, meritato premio del suo rapporto con la Steinway di Amburgo. Un po’ come faceva Arturo Benedetti Michelangeli, che non suonava se non con il suo Tallone registrato e accordato meticolosamente dallo stesso fedelissimo amico costruttore del piano italiano. Come tutti i grandi interpreti che si rispettino, Crystian Zimerman pur essendo ancor giovane, appare sempre più di rado nelle sale dei concerti, ma quando si siede al piano si capisce che le pagine che interpreta sono frutto di una approfondita radiografia dell’autore. E allo stesso modo si comporta quando sale sul podio per dirigere: non c’è sinfonia o concerto che non passi attraverso la sua mente e il suo cuore. Zimerman, pur nella mitezza di uomo affabile e al tempo stesso riservato, al piano e sul podio alterna ad ogni battuta temperamento forte, dolcezza di espressione, voglia di ascoltare la musica e di proporla con una gentilezza d’animo che forse, in Chopin, raggiunge vette impensate» (“La Stampa” 20/10/2004).