ཿLa Stampa 21/10/2004;, 21 ottobre 2004
Il ginnasta Igor Cassina ha ripetuto su un jet Aermacchi MB399 (quello che usano le Frecce Tricolori) il celebre movimento alla sbarra che oltre a portare il suo nome gli è valso la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene: «Con l’aereo c’è più tempo per eseguirlo, gli spazi sono immensi, ma anche il rischio è maggiore: al massimo noi cadiamo a terra da un paio di metri, qui si precipita
Il ginnasta Igor Cassina ha ripetuto su un jet Aermacchi MB399 (quello che usano le Frecce Tricolori) il celebre movimento alla sbarra che oltre a portare il suo nome gli è valso la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene: «Con l’aereo c’è più tempo per eseguirlo, gli spazi sono immensi, ma anche il rischio è maggiore: al massimo noi cadiamo a terra da un paio di metri, qui si precipita. Comunque, io stavo dietro, mi limitavo a guardare». Maurizio Agrusti, ”top gun” autore delle evoluzioni sul litorale di Gaeta: «Voleva che il tonneaux venisse ritardato, come avviene per il suo avvitamento. Alla fine l’ho accontentato».