Leonetta Bentivoglio, "la Repubblica" 17/10/2004, pagina 33., 17 ottobre 2004
Per umiliare il marito e collega Tebaldo Cecchi, Eleonora Duse si denudò il seno in scena. In tourné s’innamorò di Flavio Andò, «soltanto bello, per il resto un cretino», che lasciò per mettersi con Arrigo Boito
Per umiliare il marito e collega Tebaldo Cecchi, Eleonora Duse si denudò il seno in scena. In tourné s’innamorò di Flavio Andò, «soltanto bello, per il resto un cretino», che lasciò per mettersi con Arrigo Boito. Nel 1894 iniziò la storia d’amore con D’Annunzio, che la tradì per anni (lui una volta confidò a un amico: «Per la vecchia via fiesolana talvolta scendo al cancello di una villa dove m’attendono due sorelle sonatrici di liuto, esperte in giochi perversi. Rientro dopo tre ore impaziente. Dal viale chiamo la mia unica compagna: l’infedeltà fugace dà all’amore una novità inebriante»). Lei sapeva tutto, ma finse sempre di non essere gelosa: «Nessuna di quelle che ti amano ha veduto nell’anima mia ciò che io traverso loro ho veduto nella tua. Ecco perché le sopporto e indulgo con loro». La rottura definitiva giunse quando lui s’accese per la marchesa Alessandra Di Rudinì. Allora la Duse in una lettera dall’America: «La gloria non è che un mascherono di cartapesta, gonfio, che se lo tocchi ne esce marciume».