Enrico Arosio, L’espresso 21/10/2004, pag. 58., 21 ottobre 2004
Secondo il filosofo-gourmet Tullio Gregory «il film di Marco Ferreri "La grande bouffe" era pieno di errori e cattocomunista
Secondo il filosofo-gourmet Tullio Gregory «il film di Marco Ferreri "La grande bouffe" era pieno di errori e cattocomunista. I sodali ordinano le carni più sopraffine ma poi, arrivati al vino, invece di un Romanée-Conti, vogliono "il vinello di casa mia". Come si fa? Solo Tognazzi fa una cosa sensata: ordina lo champagne per lavare un fois-gras».