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 2004  ottobre 18 Lunedì calendario

SEREDOVA Alena Praga (Repubblica Ceca) 21 marzo 1978. Modella. Valletta. Compagna di Gigi Buffon, da cui ha avuto due figli • «[

SEREDOVA Alena Praga (Repubblica Ceca) 21 marzo 1978. Modella. Valletta. Compagna di Gigi Buffon, da cui ha avuto due figli • «[...] stangona d’importazione. Quella che il settimanale ”L’Espresso”, per l’inchiesta sulla ”tv dei deficienti”, ha messo in copertina come simbolo della nuova stagione [...] Nuda (o quasi) l’avete (l’abbiamo) vista tutti, il sabato sera nello show di Giorgio Panariello. ”Perché, dovevo nascondermi?”, replica (finta) ingenua. Ma subito aggiunge: ”In camerino l’abito sembrava meno trasparente”. Ma subito aggiunge. ”Non mi sembra però che ci fosse nullo di cattivo gusto. O no?”. Per carità. Con un corpo come il suo, viene solo da dire: le manca giusto la parola. [...] A 23 anni, in un mondo televisivo popolato di agguerritissime veline [...] è riuscita a diventare protagonista in un lampo. Merito del suo metro e 81 centimetri di altezza, al netto dei tacchi. E di forme che solo un invidioso in malafede potrebbe non apprezzare. Di persona è molto meno matrona e più semplice e spontanea di quanto non appaia in tv. [...] ”[...] da quando, a 12 anni, sono diventata all’improvviso la più alta della classe, per anni l’altezza è stata un complesso [...] mi vergognavo perfino ad andare a scuola di ballo: c’erano solo ragazzi più bassi di me [...] difficile trovare un uomo più alto di me: in Italia poi... Del resto, quando metto i tacchi non ce n’è per nessuno. E io li porto perché mi piace svettare [...] io sono un Ariete ascendente Leone. Sono gli astri di condottieri e pionieri. Siamo tutti leader [...] sono venuta via dal mio Paese [...] Ero famosa e la gente della Repubblica Ceca mi ha trattato con cattiveria. Tutto per invidia [...] Io lavoravo 20 ore al giorno per fare la modella. Guadagnavo sì tanto (un milione a passerella, in patria, dove il reddito medio mensile è di 400mila lire, ndr), ma faticavo 20 ore al giorno. Perché deve essere invidioso uno che prende meno ma lavora solo 5 ore? [...] Può lavorare anche lui 20 ore: ma questo è tipico del mio Paese [...] deriva dal comunismo [...] Mamma lavorava in un archivio militare. Poi è rimasta a casa per noi figlie [...] Papà lavorava in un ristorante. Dopo il comunismo ne ha aperto uno” [...]» (Edoardo Vigna, ”Sette” n. 50/2001). «[...] a fare la modella non ci pensava proprio. [...] voleva fare la hostess. ”Forse perché mi piaceva volare con la fantasia. Poi, a 14 anni, ho accompagnato per caso un’amica a un concorso per modelle e come sempre succede... Così, è cominciato tutto: foto, sfilate, campagne pubblicitarie, però senza trascurare lo studio, l’istituto linguistico-scientifico in cui mi sono diplomata [...] Dicono che sono piaciuta perché non ho la solita aria lessa delle ragazze della moda” [...] 92-62-90, per 1.81 d’altezza, scarpe numero 41 (’ma anche Greta Garbo aveva i piedi lunghi”). [...]» (L. C., ”Sette” n. 40/2001). «Il suo cruccio principale è quello di essere considerata bella, ma poco intelligente. [...] un metro e 80 di perfezione statuaria [...] ”Ma è possibile che le donne belle debbano essere necessariamente stupide?”. [...] ”Ho un carattere ribelle e, sin da piccola, sono sempre stata insofferente alle scuole tradizionali: se la maestra mi diceva di fare una cosa, facevo il contrario. Però, imparo andando a vedere gli altri a teatro e, qualche anno fa, essendo amica di Anna Strasberg (vedova di Lee Strasberg, ndr ), sono stata ammessa, a Los Angeles, ad assistere alle lezioni dell’Actors’ Studio, dove mi hanno anche dato un mucchio di cassette che mi sono guardata a casa: ho potuto studiare come i miei miti, per esempio Al Pacino, si preparano, quali esercizi fanno... [...] vero, mostro il seno e il fondoschiena, ma ho cercato di esprimere dei sentimenti attraverso lo sguardo. Perché ho accettato? Per soldi e per la popolarità, per raggiungere un pubblico più vasto. Ma i complimenti che mi fanno più piacere sono quelli delle donne”» (Emilia Costantini, ”Corriere della Sera” 18/10/2004).