Varie, 14 ottobre 2004
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Burgess Jeremy
• Adelaide (Australia) 16 aprile 1953. Ha lavorato come meccanico nelle gare australiane dal 1971 al 1979. Dal 1980 al 1982 alla Suzuki 500 con Randy Mamola; dal 1983 al 1984 con Freddie Spencer alla Honda 500; dal 1986 al 1988 con Wayne Gardner (Honda 500); dal 1989 al 1999 con Mick Doohan (Honda 500); dal 2000 al 2001 con Valentino Rossi (Honda 500); dal 2002 al 2003 con Valentino Rossi (Honda MotoGp); dal 2004 con Valentino Rossi con la Yamaha MotoGP • «Se nella vita fai il capomeccanico di moto da corsa e hai la fortuna di lavorare prima con Mick Doohan poi con Valentino Rossi, i casi sono due: o sei molto fortunato o sei molto bravo. Jeremy Burgess [...] dice sempre che ”uno come Valentino ti può capitare una volta nella vita” [...] Rossi e Burgess col suo staff sono l’uno il prolungamento dell’altro. La loro simbiosi al box è ormai leggenda, tanto che alla Honda qualcuno rimpiange ancora di non aver avviato il piano bis: se scappa Rossi, trattieni Burgess. Senza il binomio, forse la Yamaha non sarebbe diventata quello che è. Forse. [...] ”Valentino ha visto chiaramente la possibilità di una nuova sfida. Mi ha chiesto se lo seguivo e io mi sono detto: perché no? Poi l’ho detto ai ragazzi e loro hanno seguito me. Subito. Perché Valentino è una persona speciale, che ti affascina al primo colpo. E poi volevo vedere se nella mia carriera sono stato solo fortunato... [...] In Australia si dice che dopo i 30 un uomo può cambiare tre cose: il lavoro, la casa e la moglie. E qualcuno è così fortunato che riesce a cambiarle tutte e tre! Insomma, la vita è mutamento e tutto è stato molto eccitante” [...]» (Alessandro Pasini, ”Corriere della Sera” 14/10/2004).