Varie, 12 ottobre 2004
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Taibi Massimo
• Palermo 18 febbraio 1970. Calciatore. Portiere. Del Torino. Ha giocato anche con Piacenza, Milan, Venezia, Manchester United, Reggina, Atalanta • «Per gli italiani Taibi è uno specialista di situazioni disperate: in 15 anni di carriera ha ”salvato” squadre come Piacenza e Venezia, ha giocato due spareggi-retrocessione con la Reggina (Reggina-Verona, Reggina-Atalanta), perdendo il primo tra le lacrime e vincendo il secondo nell’inospitale Bergamo dopo una biblica grandinata. Per i reggini è un grande: a fine campionato 2000-01 parò due rigori e segnò addirittura un gol di testa su calcio d’angolo all’Udinese, al 90’. [...] nato a Palermo, cresciuto nell’Amat (come Schillaci) e nel Licata, passato per il Milan di Capello e qui ben presto panchinato a muso duro da Don Fabio. Tra il 29 agosto 1999 e il 2 gennaio del 2000 è stato il portiere del Manchester United, e questo lo ha reso per gli inglesi un vero mito. Negativo, ma comunque mito. Torniamo sull’argomento non per essere crudeli, ma perché ogni tanto esce un sondaggio o un libro che ricorda questa storia (l’ultimo e recentissimo: I peggiori giocatori d’Inghilterra di Jeff Stelling). Quindici miliardi di lire costò Taibi a Ferguson. Giocò quattro partite e contro il Southampton fece la cazzata della vita: si lasciò sfuggire dalle mani, sotto le gambe, un tiro di Matt Le Tissier talmente lento e mollo che, leggiamo da un sito di humor calcistico, ”c’era tutto il tempo per farsi una bruschetta al pomodoro”. Disse Eric Cantona: ” la scena più buffa a cui ho mai assistito su un campo di calcio”. Disse Jaap Stam: ” il peggior portiere col quale abbia mai giocato”. Nella successiva partita con Taibi in porta, il Chelsea battè 5-0 i Red Devils. Il primo gol venne dopo 27 secondi. L’ultimo lo segnò Chris Sutton, una sòla costata 10 miliardi, che fino a quel giorno non l’aveva mai messa dentro. I tifosi dei Blues cantavano: ”Fatelo giocare/ fatelo giocare tutte le settimane”. Naturalmente non andò così. Taibi, che non parlava una parola d’inglese, usava come traduttore un amico ristoratore italiano, urlava in campo senza farsi capire da nessuno, tornò in Italia. Indimenticato. Una sua foto autografata con la maglia del Manchester oggi è quotata 45 sterline» (Alberto Piccinini, ”il manifesto” 12/1/2005). «Torna alla ribalta in Inghilterra ogni volta che un portiere incorre in una papera plateale. Solo 4 gare, nel Manchester che lo rilevò dal Venezia il 31 agosto ”99 (6,6 milioni), bastano a farlo ricordare, per il verso sbagliato, ai tifosi d’Oltremanica. Debuttò in Premier l’11-9-99, nel 3-2 dello United in casa del Liverpool. Sul 2-0 per il Manchester sbagliò l’uscita su una punizione di Redknapp, incornata da Hyypia. Poi si riscattò con una serie di prodezze per garantire la vittoria dei Red Devils. Peccato che, dopo un tranquillo 1-1 col Wimbledon, partorì l’atroce gollonzo nel 3-3 interno col Southampton, lasciandosi passare tra mani e gambe il fiacco tiro di Le Tissier da 25 metri. Il 3 ottobre il tracollo: contro il Chelsea di Vialli a Londra il Manchester crolla 5-0, con il la di Taibi che esce dall’area mancando l’intervento su un verticale, poi insaccato da Poyet per l’1-0. ”Fu chiaro che il nostro rapporto con Massimo non era nell’interesse reciproco – commenta il tecnico Ferguson nella sua autobiografia ”. Certi giocatori quando arrivano al Manchester si caricano al meglio per l’atmosfera esaltante che pervade la società. Altri invece sembrano condannati a fallire dall’inizio, talvolta vittime di un paio di errori spettacolari che li fanno precipitare in una spirale senza ritorno. Come nel caso di Taibi”. Nel gennaio 2000 Taibi fu ceduto in prestito alla Reggina, dove è ripresa la sua luminosa traiettoria italiana» (Giancarlo Galavotti, ”La Gazzetta dello Sport” 12/10/2004).