Varie, 7 ottobre 2004
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Mcdaniel MildfredLouise
• Atlanta (Stati Uniti) 3 novembre 1933, Pasadena (Stati Uniti) 5 ottobre 2004. Saltatrice in alto. «Conobbe il colmo della felicità, che consiste nel centrare nella stessa giornata una vittoria olimpica e un record mondiale. Accadde il primo dicembre 1956 ai Giochi di Melbourne, quando vinse il salto in alto con 1.76. Più ancora, forse, sarà ricordata come uno dei primissimi ”ebony golds” dell’atletica femminile, le olimpioniche della razza color dell’ebano. La prima era stata un’altra statunitense, Alice Coachman, che guarda caso aveva vinto anche lei il salto in alto, nel 1948 a Londra. Mildred studiava in quegli anni alla Tuskegee University, in Alabama, un istituto privato che per le sue attività sportive costituiva una vera fucina di talenti neri, soprattutto nel settore femminile. Mildred, anche buona giocatrice di pallacanestro, nel suo Giorno dei Giorni, ebbe il merito di battere, fra le altre, anche una certa Iolanda Balas, astro nascente dell’atletica romena, che poco prima di recarsi a Melbourne aveva messo a segno un record mondiale a 1.75 e che quel giorno subì un’amara sconfitta (quinta con 1.67) battuta anche da una bionda svedese, Gunhild Larking, quarta, che ricordiamo soprattutto per la sua bellezza. Fra parentesi, la Balas seppe rifarsi adeguatamente, perché dopo quell’esperienza inanellò una serie di centoquaranta vittorie consecutive, rimanendo imbattuta per un decennio e migliorando il mondiale altre 13 volte, fino a 1.91. La McDaniel era assai snella (1.76 per 55 chili) e molto agile. Tre volte vincitrice dei campionati statunitensi, nel ’59 si impose anche ai Giochi Panamericani, ma non superò mai la misura vincente di Melbourne. A carriera terminata insegnò educazione fisica per 32 anni in una scuola californiana, fino ad andare in pensione nel 1993. Per il suo passato atletico ha ricevuto grandi riconoscimenti. Nel 1983 fu accolta nella Hall of Fame dell’atletica statunitense. pure onorata nella celebre Helms Hall di Los Angeles» (Roberto L. Quercetani, ”La Gazzetta dello Sport” 7/10/2004).