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 2004  ottobre 07 Giovedì calendario

Comerio Giorgio

• Busto Arsizio (Varese) 3 febbraio 1945 • «Non è un personaggio qualsiasi. Il governo italiano lo definisce ”noto trafficante d’armi, in contatto con altri noti trafficanti d’armi e coinvolto nella fabbricazione di telemine destinate a paesi come l’Argentina” (parole del ministro per i rapporti col Parlamento Carlo Giovanardi). Altrettanto pesante è stata la sua ex compagna Giuseppina Nitti, descrivendolo come appartenente ai servizi segreti in rapporti con uomini della mafia. E a completare il ritratto ci hanno pensato i magistrati che indagano sul traffico internazionale dello smaltimento di rifiuti tossico-nucleari. Più volte lo hanno indicato come elemento chiave, con attività ben oltre la soglia del lecito, ma finora nessuna di queste ipotesi ha portato alla sua incriminazione. Il motivo sta nella storia stessa di Comerio e nelle sue relazioni internazionali. Un dedalo a cui si accede partendo dal caso della motonave Rosso, spiaggiata sulla costa calabrese il 14 dicembre del 1990 dopo un principio di affondamento. Il sospetto degli inquirenti è che l’armatore Messina volesse colare a picco la Rosso, e che a bordo ci fossero rifiuti tossici o nucleari da smaltire in fondo al mare. Ma anche che Comerio fosse legato al destino della nave. Solo due anni prima, confermano i Messina, l’ingegnere s’era proposto per acquistare la Rosso, e dopo lo spiaggiamento furono trovati sulla plancia documenti di una sua società. Il particolare non è da poco. La società in questione si chiama infatti Oceanic Di sposal Management Inc. (Odm) e il suo nome appare racchiuso in un triangolo dal sapore massonico sul dossier di presentazione dell’azienda. Sottotitolo: ”Penetratori per il seppellimento delle scorie nucleari”. Seguono 25 pagine in cui l’ingegnere presenta nei dettagli quello che a suo dire è un progetto sicuro ed ecologico: sparare sotto i fondali marini la pattumiera nucleare di governi e privati stipandoli in missili. ”Fin dal 1977”, spiega, ”i paesi che conducevano ricerche nel settore del seppellimento delle scorie radioattive hanno collaborato all’interno dell’agenzia nucleare Oecd (Organization for economic cooperation and development). I membri del gruppo di lavoro erano Belgio, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Olanda, Svizzera, Usa e Comunità europea [...]”. Dunque l’Odm, dice Comerio, ”intende realizzare il seppellimento delle scorie sulla base degli studi Cee”. Tralascia di specificare, l’ingegnere, che quello stesso progetto era stato abbandonato dalla Cee segnalando la necessità di ulteriori ricerche. E dichiara invece al sostituto procuratore Francesco Neri di Reggio Calabria: ”Il mio progetto è moralmente e scientificamente valido rispetto a quello che molti governi fanno buttando in mare rifiuti radioattivi senza le cautele che io invece propongo”. La domanda che tutti, magistrati e ambientalisti, si sono posti in questi anni è: il piano che Comerio ha ”ereditato” dagli studi Cee è rimasto sulla carta, oppure è stato realizzato? [...]» (Riccardo Bocca, ”L’Espresso” 7/10/2004).