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 2004  ottobre 06 Mercoledì calendario

Davis Mike

• Nato a Fontana (Stati Uniti) nel 1946. Scrittore. «Estate del 1965, alcuni giovani si sono dati appuntamento su una spiaggia californiana per sentire musica, ballare, bere qualche birra, flirtare lontani dagli sguardi dei ”grandi”. Ci sono anche alcuni gruppi musicali che si alternano su un palchetto improvvisato. Alcuni abitanti chiamano la polizia, che solerte arriva e con tono paternalistico chiede di smettere di fare chiasso. Non è la prima volta che un fatto del genere accade, ma questa volta la reazione è diversa. I poliziotti sono accolti con insulti e un fitto lancio di bottiglie. Si ritirano sgomenti, senza però dimenticarsi di fare una chiamata in centrale per chiedere l’intervento delle squadre antisommossa. Il resto è prevedibile: gli scontri tra i giovani e la polizia durano fino al mattino e quella notte segna un punto di svolta nella vita locale. L’autore che racconta l’episodio e molti altri che accadono in quella stessa estate, all’epoca dei fatti era un coetaneo di quei giovani e si concede anche il lusso di segnalare che la sua vita cominciò a cambiare proprio in seguito a quell’episodio. Da allora di strada ne ha fatta e molta, e non solo in senso figurato. Ha infatti guidato camion per molti anni, ha svolto tanti lavori, ha fatto il sindacalista, ha militato nel partito comunista statunitense fino al suo allontanamento perché contrario all’invasione della Cecoslovacchia; è arrivato, infine, alle aule dell’università come docente. Si chiama Mike Davis ed è il noto autore di fortunati libri come La città di quarzo (manifestolibri), Geografie della paura (Feltrinelli), I Latinos alla conquista degli Usa (Feltrinelli), Olocausti tardovittoriani (Feltrinelli). [...] scrive dello sviluppo urbano della sua amata e al tempo stesso odiata Los Angeles, dell’ascesa di Las Vegas a ”parco a tema” simbolo di come gli Stati uniti riscrivono la storia umana; ma anche della scomparsa di alcune ”città artificiali” costruite nel deserto dal Pentagono negli anni Quaranta al fine di riprodurre quartieri di Berlino e di Tokyo dove sperimentare, lontani da occhi indiscreti, alcune tecniche di bombardamento e ordigni da usare in seguito contro la Germania nazista e il Giappone Imperiale. [...] si dilunga inoltre sulla storia delle gang giovanili, sulla nascita e lo sviluppo del movimento per i diritti civili e su quella che l’autore definisce come la ”sotterranea seconda guerra civile americana”, caratterizzata questa volta non dallo scontro per così dire statale tra entità politiche definite - gli Stati dell’Unione contro la confederazione degli stati del Sud -, ma dell’attacco condotto dal grande capitale contro la costituzione materiale nata con il New Deal e giunta al suo acme nei gloriosi trenta anni delle politiche keynesiane. Mike Davis ha una scrittura molto accattivante che non ha nulla del paludato stile accademico che caratterizza, invece, molti studiosi anche radical statunitensi. [...] L’obiettivo dichiarato [...] è presto riassunto: dimostrare l’uso capitalistico della riqualificazione urbana dove la città è sicuramente lo spazio sociale e economico per produrre profitti, ma anche il luogo dove l’organizzazione degli spazi è finalizzata alla riproduzione delle disuguaglianze sociali (cioè di classe) esistenti. Così è stato a Los Angeles, così a Las Vegas. [...]» (Benedetto Vecchi, ”il manifesto” 5/10/2004).