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 2004  ottobre 01 Venerdì calendario

Negli ultimi anni prima dell’eruzione a Pompei si annoveravano 35 bordelli, per una popolazione tra gli otto e i dodicimila abitanti (a titolo di confronto, le sartorie erano 29, i panifici 35, le tintorie 18, le osterie 120, gli alberghi 44)

Negli ultimi anni prima dell’eruzione a Pompei si annoveravano 35 bordelli, per una popolazione tra gli otto e i dodicimila abitanti (a titolo di confronto, le sartorie erano 29, i panifici 35, le tintorie 18, le osterie 120, gli alberghi 44). A eccezione dell’unico lupanare sorto proprio con questa destinazione, si trattava per lo più di ambienti ricavati nelle locande o in zone separate delle ville più signorili, dove il dominus non disdegnava i proventi del lenocinio, esercitato per il tramite di un liberto. Nella casa dei ricchissimi fratelli Vettii, per esempio, offriva la sue prestazioni la schiava Eutichide, «di belle maniere, per 2 assi» (un asse corrispondeva a una razione di vino, o a mezza di pane). Anche la prostituzione maschile, per uomini e donne, era praticata: Menandro, pure lui «di belle maniere», costava a sua volta 2 assi. Più caro un tale Marittimo, 4 assi (che specificava: «virgines ammittit»), mentre c’era chi arrivava fino a 5 sesterzi, pari a 20 assi. I prezzi tenevano conto delle prestazioni: molto apprezzate la fellatio e il cunnilingus.