Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2004  settembre 25 Sabato calendario

«Mi chiamo Dan Flavin. Ho 32 anni e sono sovrappeso e depravato, un Bianco nell’Anno del Negro»

«Mi chiamo Dan Flavin. Ho 32 anni e sono sovrappeso e depravato, un Bianco nell’Anno del Negro». «Sono un gemello dizigotico, uscito fuori (strillando) 24 minuti prima di mio fratello David al Mary Immaculate Hospital di Jamaica, New York, verso le sette del mattino di un sabato di pioggia il primo aprile 1933, figlio di un ascetico ispettore irlandese vagamente maschio e di una stupida tiranna carnale discendente di reali tedeschi senza un filo di nobiltà» (alcuni passi autobiografici pubblicati da Dan Flavin su "Artforum" nel 1965)