Stefania Rossini, ཿL’espresso 23/9/2004, pagina 71., 23 settembre 2004
Roberto Castelli si sente un "soldato di Bossi": "Noi viviamo la democrazia nel momento dell’elezione del segretario, che non è avvenuta sempre per acclamazione
Roberto Castelli si sente un "soldato di Bossi": "Noi viviamo la democrazia nel momento dell’elezione del segretario, che non è avvenuta sempre per acclamazione. Alcune volte Bossi è stato votato anche a scrutinio segreto. Ma una volta scelto il capo, lo devi seguire, sennò è l’anarchia".