Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2004  settembre 23 Giovedì calendario

Il primo incontro tra Graham Greene e l’accademico Norman Sherry, che lo scrittore scelse come suo biografo: «Era il 1974

Il primo incontro tra Graham Greene e l’accademico Norman Sherry, che lo scrittore scelse come suo biografo: «Era il 1974. Venne a trovarmi al mio club londinese. Sedette di fronte a me su una poltrona, ordinò un drink ed esordì: "Lei è un accademico". Assentii. "Non mi piacciono gli accademici. Guardano quasi sempre alla vita solo con il cervello, non con quello che hanno dentro i pantaloni. Ma forse lei è un’eccezione". Due ore dopo si era convinto. S’alzò in piedi e si offrì di portarmi a vedere il posto in cui aveva conosciuto Kim Philby, il celebre agente segreto britannico fuggito nella Russia comunista. Era sera. Faceva buio. Lui attraversò la strada di corsa, sgusciando tra i taxi che sfrecciavano su Pall Mall. Un taxi gli venne addosso e Graham finì a terra. Lo raggiunsi costernato, ma per fortuna era solo contuso. "Lei ha quasi perduto il soggetto del suo prossimo libro", mi disse, e rialzatosi riprese a camminare a larghi passi»