Varie, 23 settembre 2004
VELTRI
VELTRI Elio Longobardi (Cosenza) 8 maggio 1938. Politico. Laureato a Pavia, dove ha lavorato come medico al San Matteo. stato eletto sindaco di Pavia dal ”73 fino all’80. Nell’81 lasciò il Psi in polemica con Craxi quando era consigliere regionale e nell’85 si ripresentò alle regionali come indipendente del Pci. Ha conosciuto Antonio Di Pietro quando, nel ”89, denunciò le irregolarità di Lombardia Informatica. E da allora è stato al fianco del magistrato in tutte le vicende giudiziarie e politiche. Ha aderito all’Ulivo nel ”96 ed è stato eletto in Parlamento. Ha scritto con Marco Travaglio L’odore dei soldi. «Per stare accanto a Di Pietro ho bisticciato perfino con i miei familiari, che non erano affatto convinti che valesse la pena di lavorare con un accentratore come lui. Il suo modo di fare e d’improvvisare ha fatto allontanare gente di gran valore che aveva mostrato interesse per il nostro movimento: parlo di Demattè, Passera, Bazoli e Flores D’Arcais. Tutta gente che, quando ha capito il personaggio, ha preso le distanze [...] Ricordo che nel ”98, al convegno di San Sepolcro del movimento, Orlando doveva presentare la carta dei valori a cui aveva lavorato duramente per un mese intero. Di Pietro gli diede solo cinque minuti per illustrarla e tre minuti ai deputati per commentarla. E poiché noi parlavamo di giustizia, lui alla fine ci bacchettò: basta, disse, occupiamoci d’altro. Con quell’uscita riuscì a deludere anche Flores D’Arcais [...] Il primo errore lo fece nel ”95, quando andammo perfino dal notaio per fondare il movimento. Lui decise di rimandare perché aveva i suoi guai giudiziari a Brescia. Se l’Italia dei Valori l’avesse fatta nascere allora, avremmo potuto trattare con l’Ulivo un centinaio di deputati anche senza che lui si candidasse. Ma Di Pietro è fatto così: se non c’è lui, non si fa niente [...]» (Renzo Di Rienzo, ”L’Espresso” 3/1/2002).