"Interazionale" 10/9/2004 pagina 23., 10 settembre 2004
Quell’americano che ha raccontato al "New Yorker" il piatto di ravioli alla zucca consumati in una trattoria vicino Parma: «La prima volta che ho mangiato in Italia la soffice pasta ripiena fatta in casa ho sentito che la mia vita, in piccola parte ma in modo permanente, non sarebbe mai più stata come prima: volevo imparare a farla
Quell’americano che ha raccontato al "New Yorker" il piatto di ravioli alla zucca consumati in una trattoria vicino Parma: «La prima volta che ho mangiato in Italia la soffice pasta ripiena fatta in casa ho sentito che la mia vita, in piccola parte ma in modo permanente, non sarebbe mai più stata come prima: volevo imparare a farla. Non riuscivo a capire come una cosa così semplice - acqua, farina, a volte un uovo, una pentola d’acqua - potesse dare, da mani diverse, risultati così differenti. Il condimento con cui la pasta viene servita, poi, è tutto un altro ramo della filosofia».