Varie, 17 settembre 2004
SANTELLI Jole
SANTELLI Jole Cosenza 28 dicembre 1968. Politico. Sottosegretario alla Giustizia nel Berlusconi II • «Occhi di brace, capelli neri e forte accento calabrese, single di ferro, cresciuta col mito di Giovanni Falcone ora difende Cesare Previti in tv. E i salotti se la contendono. [...] si è formata alla scuola di due parenti importanti. Il primo è lo zio, nome chiave della Prima Repubblica, Giacomo Mancini. “Il mio maestro”, dice la sottosegretaria. Dopo la nomina, il vecchio marpione ha chiamato la nipotina. Prima le ha dato un consiglio affettuoso: “Resta sempre te stessa, non farti trascinare dalle bufere”. Poi, pragmaticamente, ha bussato a quattrini: “A Cosenza aspettiamo la Corte d’appello da un secolo. Spero te ne ricorderai”. Il secondo è uno zio acquisito, da sempre amico di famiglia, l’onorevole avvocato Previti. Fu lui a volerla nello studio di via Cicerone. All’epoca, nel ’94, la giovane aveva fatto pratica con Tina Lagostena Bassi e Vincenzo Siniscalchi, stravedeva per Claudio Martelli e militava nei radicali. Poi l’ascesa in Forza Italia, l’amicizia con Pera, l’elezione nel collegio di Paola. Anche da sottosegretaria, la Santelli continua a vivere in un’elegante palazzina del quartiere Prati, a pochi metri dallo studio Previti. Nei giorni di tensione tra governo e magistrati è stata il collegamento tra via Arenula e Forza Italia e le sue quotazioni sono salite. Ma lei assicura: “Negli ultimi anni ho cambiato mestiere troppe volte. Ora spero di calmarmi. La politica è una rincorsa. Quando stai in alto puoi cadere”» (Giorgio Corbole, “L’Espresso” 19/12/2001).