Varie, 17 settembre 2004
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Saatchi Maurice
• Bagdad (Iraq) 21 giugno 1946. Magnate • «Metà del celebre duo Saatchi&Saatchi, che negli anni ”80 riscrisse le regole della pubblicità, conquistando il 5 per cento del mercato mondiale [...] elevato al rango di pari d’Inghilterra dai conservatori nel 1996, lega il suo nome al geniale slogan che ancora turba i sonni dei laburisti: ”Labour is not working”, il Labour non funziona. Nel 1979, il gioco di parole, che alludeva alla pessima reputazione che avevano all’epoca i laburisti in materia di economia, campeggiava su una interminabile coda di disoccupati. La campagna fu accreditata come decisiva nel trionfale arrivo di Margaret Thatcher a Downing Street. Da allora la carriera dell’uomo-pubblicità è sempre stata legata a doppio filo al partito. Ma la passione politica di Maurice ha preso il sopravvento negli ultimi [...] anni. Ed è culminata nella decisione del nuovo leader del partito, Michael Howard, di affidargli la co-presidenza (insieme a Liam Fox, esperto di comunicazione). Il mandato di Lord Maurice? Una sfida titanica: modernizzare il marchio più antiquato del reame e far ripartire l’arrugginita macchina elettorale Tory. [...] Sposato con una vivace scrittrice irlandese, Josephine Hart, Saatchi vanta soprannomi tipo ”formidabile” e ”Mr Cool”. Accreditato come la parte ”business” del successo di Saatchi&Saatchi (la parte creativa spetta al fratello maggiore, Charles), ora si è reinventato nel ruolo di mecenate della nuova Brit Art. Vero che il suo fiuto per gli affari non lo ha sempre assistito: dopo il fallimento di un disastroso tentativo di take over della Midland Bank, subì l’umiliazione di essere espulso dal board della sua stessa società, la Saatchi&Saatchi, nel 1994. Con il fratello fondò subito la M&C Saatchi, recuperando i principali clienti [...]» (Annalisa Piras, ”L’Espresso” 20/12/2003).