(Mario Luzzatto Fegiz, ཿCorriere della sera 16/9/2004)., 16 settembre 2004
«La canzoni sono evocative per quel che la gente vi legge. L’artista non deve dare un messaggio, deve dare un calcio il culo al pensiero
«La canzoni sono evocative per quel che la gente vi legge. L’artista non deve dare un messaggio, deve dare un calcio il culo al pensiero. Ogni canzone porta con sé un’evocazione che per ciascuno è diversa. Per ”Senza fine” io avevo un’immagine precisa: erano le mani di una signora che si chiamava Ornella Vanoni» (Gino Paoli).